L’uomo in fuga aveva confessato gli omicidi, tra cui quello della moglie, ed era in stato di detenzione in una stazione di polizia
E’ evaso dalla custodia a Nairobi, in Kenya, insieme a 12 altri detenuti, il trentaduenne arrestato a luglio che ha confessato di aver ucciso e smembrato 42 donne, i cui corpi sono stati parzialmente ritrovati in una discarica della capitale. Collins Jumaisi Khalusha, descritto dalla polizia come un “vampiro psicopatico”, è fuggito dalla stazione di polizia in cui era detenuto, insieme a un gruppo di eritrei.
Uccisa e smembrata anche la moglie
La commissione del Kenya per i diritti umani (Knchr) aveva dichiarato che i corpi di almeno 10 donne erano stati ritrovati dentro sacchi di plastica nel quartiere periferico di Mukuru. Tra i corpi smembrati, Jumaisi aveva ammesso ci fosse anche quello della moglie, scomparsa da due anni. In seguito il serial killer avrebbe ammesso anche altri 41 femminicidi.
L’arresto
Khalusha è stato arrestato davanti a un locale il 15 luglio “dove – come ha reso noto la polizia – era venuto a vedere la finale del campionato europeo di calcio”, domenica sera, nella sub-contea di Kayole, nella capitale del Kenya Nairobi. Al momento del fermo, il sospettato “stava adescando un’altra vittima”. Khalusha sarebbe “un serial killer psicopatico che non ha rispetto per la vita umana”. Gli investigatori sono risaliti a lui dopo aver analizzato il cellulare di una delle vittime. Un machete, “che crediamo sia stato utilizzato per smembrare le vittime”, è stato trovato durante la perquisizione dell’abitazione di Khalusha, a poche centinaia di metri dalla discarica dove sono stati ritrovati i corpi, e il sospettato è stato definito da Mohammed un “vampiro”.