Parigi, svaligiata la boutique Chanel sugli Champs-Elysées: bottino tra i 6 e i 10 milioni

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I malviventi sono in fuga. Hanno utilizzato un’auto-ariete per sfondare la vetrina

La boutique Chanel nei pressi degli Champs-Elysées a Parigi è stata svaligiata all’alba con l’utilizzo da parte di una banda di malviventi di un’auto-ariete. I rapinatori sono in fuga, si apprende da fonti della polizia. L’assalto è avvenuto poco dopo le 5 nell’elegante avenue Montaigne. I malviventi “hanno utilizzato un primo veicolo per penetrare nel negozio spaccando la vetrina principale – ha riferito la polizia – poi hanno preso la fuga a bordo di un secondo veicolo, portando con loro della merce”.

Il bottino milionario – I malviventi hanno incendiato l’auto-ariete utilizzata per sfondare la vetrina. Il bottino, secondo fonti vicine all’inchiesta, è valutato fra i 6 e i 10 milioni di euro.

Mega furto da Bulgari – Solo poche ore fa a Roma un maxi furto nella gioielleria Bulgari di via Condotti, uno dei salotti del centro storico della Capitale, ha portato ai ladri un bottino di circa 500mila euro. I rapinatori sono entrati nella gioielleria, la ‘maison’ di oreficeria tra le più note a livello mondiale, attraverso un buco nel pavimento che li ha portati in un locale di servizio. Una volta entrati all’interno i malviventi hanno spaccato le vetrine e rubato i gioielli. E’ solo l’ultimo dei furti, o tentati furti poi non riusciti, ai danni della famosa gioielleria.

I precedenti –  Era il 2014 quando venne messo segno un raid nel quale i ladri portarono via, dopo avere forzato con una mazzetta da muratore le vetrine, gioielli per un valore di 100mila euro. Ancora più clamoroso quanto avvenuto il 3 maggio del 2006 quando una banda di criminali tentò di sfondare con un carro attrezzi sempre in via Condotti, in pieno giorno, la vetrina della storica sede sempre di Bulgari. Il carro attrezzi utilizzato durante la rapina era stato rubato nella zona di Tor Sapienza, all’estrema periferia della Capitale, e il furto era stato denunciato ai carabinieri. Il mezzo era stato poi modificato nella parte alta posteriore e il gancio rinforzato in modo tale da consentire un colpo capace di infrangere i vetri della gioielleria. Le vetrine però avevano resistito ai tre violenti urti e il personale della gioielleria di lusso aveva avuto il tempo di nascondere i gioielli. I responsabili del tentato furto, quattro romani tra i 30 e i 40 anni, vennero presi un paio di mesi dopo, grazie alle immagini delle telecamere della zona a traffico limitato. Molto più recentemente, il 16 maggio, durante un blitz degli ambientalisti, sono state imbrattate con della vernice le vetrine del noto marchio.

Redazione Tgcom24.Mediaset

 

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