Il recupero in alta quota è un’impresa che costa migliaia di dollari e richiede fino a otto soccorritori per ciascun corpo. Un cadavere, con l’attrezzatura e tutto, può pesare più di 100 chili

Sulle pendici dell’Everest il cambiamento climatico sta sciogliendo strati di neve e ghiaccio, facendo riemergere i corpi di centinaia di alpinisti morti nel tentativo di raggiungere il tetto del mondo. Tra coloro che quest’anno hanno scalato la vetta più alta dell’Himalaya c’era una squadra il cui obiettivo non era raggiungere la vetta di 8.849 metri, ma recuperare i resti di esistenze dimenticate.

Tra molti rischi, il team ha già recuperato cinque corpi congelati, poi riportati a Kathmandu, la capitale nepalese. Due sono stati pre-identificati in attesa di “test dettagliati” per confermare la loro identità, secondo Rakesh Gurung del ministero del Turismo del Nepal. Questa campagna nepalese tra l’Everest e le vicine vette Lhotse e Nuptse è difficile e pericolosa.

Recupero pericoloso e costosissimo

di Redazione AGI

 

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