Morte Navalny, il patriarca Kirill sospende il prete che celebrò la commemorazione

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Il sacerdote Dmitry Safronov, sulla tomba dell’oppositore 40 giorni dopo il suo decesso, per tre anni non potrà impartire benedizioni, indossare la tonaca e portare la croce

Il capo della Chiesa ortodossa russa, il patriarca Kirill, ha imposto una sospensione di tre anni al sacerdote che ha tenuto una funzione commemorativa sulla tomba dell’oppositore anti-Putin Alexey Navalny alla fine di marzo, nel 40esimo giorno della sua morta.

Lo riporta il sito d’opposizione Meduza, precisando che il patriarca Kirill ha decretato che al sacerdote Dmitry Safronov, della Chiesa dell’Intercessione della Santa Vergine sulla collina di Lyschikova a Mosca, “è ora vietato impartire benedizioni, indossare la tonaca e portare la croce sacerdotale della chiesa fino al 2027”, quando il suo futuro religioso sarà rivalutato.

Nel decreto del Patriarca non si spiega perché abbia sospeso Safronov dal condurre le funzioni religiose.  Sul sito web del Patriarcato di Mosca della Chiesa ortodossa, infatti, viene semplicemente annunciata la decisione del patriarca, sottolineando che Safronov – degradato a una carica inferiore – presterà ora servizio nella chiesa di San Pimen il Grande a Nove Vorotnik, a Mosca.

Dopo i tre anni “verrà presa una decisione sulla possibilità del suo ulteriore servizio sacerdotale”, si legge

Il sacerdote, 40 giorni dopo il decesso di Navalny (morto il 16 febbraio in una colonia penale), guidò una commemorazione in sua memoria, osservando un rito religioso di grande importanza nel cristianesimo ortodosso orientale.

Anche prima del funerale del dissidente anti-Putin, Safronov si era esposto in prima linea, chiedendo pubblicamente alle autorità di consegnare il corpo di Navalny alla madre, dato che i funzionari esitarono per nove giorni nel farlo. Firmò anche un appello per la restituzione della salma alla famiglia.

Redazione Tgcom24.Mediaset

 

 

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