A partire da sabato 23 marzo sarà più difficile ottenere un visto studentesco per studiare in Australia. Il governo australiano ha deciso infatti di aumentare i requisiti minimi di conoscenza della lingua inglese, per provare a ridurre l’immigrazione, e potrà sospendere la facoltà degli istituti di istruzione di concedere visti, se scopre infrazioni ripetute nella loro concessione.
Negli anni successivi alla pandemia da Covid-19 le regole per l’immigrazione particolarmente permissive decise dal precedente governo avevano portato la crescita della popolazione australiana ai tassi più alti degli ultimi 40 anni. L’aumento demografico però ha causato problemi nel mercato degli affitti, facendo aumentare di molto la domanda a fronte di un’offerta di case cresciuta di poco a causa degli alti costi di costruzione.
La riduzione della concessione di visti studenteschi si inserisce in una strategia più ampia del governo per cercare di ridurre il numero di nuovi immigrati. Fra le altre cose a dicembre aveva imposto nuovamente un limite al numero di ore che le persone con visto studentesco potevano lavorare, che era stato rimosso negli anni della pandemia. Recentemente il Canada, in una situazione per certi versi simile, ha ridotto il numero di visti studenteschi concessi per ridurre la domanda di case.