Il governo thailandese vieterà la vendita e il consumo di prodotti a base di cannabis a scopo ricreativo entro la fine dell’anno. Lo ha annunciato in un’intervista all’agenzia di stampa Reuters il ministro della Salute Cholnan Srikaew. In Thailandia la marijuana, la sostanza psicoattiva che deriva dalla pianta della cannabis, fu usata per molto tempo nell’ambito della medicina tradizionale, ma fu poi vietata negli anni Trenta.

La Thailandia era stato il primo paese del sud-est asiatico a legalizzare l’uso della cannabis a scopi terapeutici nel 2018, e nel 2022 aveva decriminalizzato l’uso ricreativo. Cholnan Srikaew ha specificato che la cannabis a fini terapeutici continuerà a essere legale: secondo il ministro in seguito alla decriminalizzazione non sono state adottate leggi chiare che regolamentassero la vendita di cannabis nel paese, e di conseguenza in Thailandia negli ultimi due anni sono stati aperti migliaia di negozi che hanno cominciato a vendere prodotti a base di cannabis operando in condizioni al limite della legalità. «L’abuso di cannabis ha un impatto negativo sui bambini thailandesi», ha detto il ministro spiegando la decisione del governo. «A lungo termine potrebbe portare ad altre droghe».

Redazione IL POST

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