In Spagna nuove proteste degli agricoltori, blocchi sulle strade

Vari ingorghi a Siviglia, trattori in corteo in altre città

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(V. ‘Spagna: nuove proteste degli agricoltori…’ delle 10:37) Nuovi blocchi del traffico su strade e autostrade, cortei di trattori e raduni in punti di distribuzione delle merci: per la nona giornata consecutiva, in Spagna sono andate in scena molteplici atti di protesta di agricoltori e allevatori, scontenti delle condizioni generali del loro settore e di misure applicate su scala europea, da cui si sentono danneggiati.

Tra i punti più caldi oggi, riportano i media iberici, ci sono state diverse aree dell’Andalusia, con la mobilitazione di maggior impatto generale a Siviglia: i blocchi predisposti in vari punti di accesso alla città hanno infatti provocato diversi ingorghi stradali.

Non sono mancati alcuni momenti isolati di tensione: all’altezza di un blocco stradale a sud di Siviglia, riporta Rtve, la polizia ha effettuato un arresto, mentre sulla A-44, in provincia di Granada, alcuni manifestanti hanno rovesciato da un camion casse di pomodori provenienti dal Marocco. Per diverse ore, nel frattempo, agricoltori e allevatori hanno bloccato l’accesso al porto di Motril, situato nella stessa provincia: in questo caso, casse intere di pomodori sono state rovesciate ai piedi di una linea di agenti schierati.

Sempre a causa delle proteste, la prima tappa della ‘Vuelta’ ciclistica regionale è stata rinviata.

Altre proteste hanno avuto luogo nelle ultime ore in punti autostradali nelle province di Malaga, Jaén, Toledo e Cuenca, mentre in città come Burgos, Valladolid e Castellón sono in corso cortei di trattori. In Catalogna, intanto, un gruppo di manifestanti ha proseguito in provincia di Girona l’occupazione iniziata ieri dell’autostrada Ap-7, a pochi chilometri dal confine con la Francia. Attorno alle 10 di stamattina, è stato invece dato per dissolto un raduno che aveva bloccato gli accessi al porto di Tarragona.

Redazione Ansa

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