Ancora di più del solito, con strade chiuse e mezzi di trasporto sospesi per via della neve e delle basse temperature: in alcune zone della Svezia sono stati raggiunti -43 ºC, come non succedeva da più di vent’anni
Mentre in questi giorni in gran parte d’Italia e dell’Europa meridionale il clima è particolarmente mite nonostante sia gennaio, nel nord della Scandinavia e della Russia si stanno registrando invece temperature insolitamente basse, anche per gli standard della regione, dove d’inverno è normale che si raggiungano temperature inferiori ai -20 °C. In diverse stazioni meteorologiche della Lapponia svedese sono state registrate temperature attorno ai -43 ºC: sono tra le più basse registrate in Svezia dal 1999. Temperature simili sono state registrate anche oltre il confine con la Finlandia.
A Oslo, capitale della Norvegia, sabato 6 gennaio è prevista una temperatura minima di -25 ºC: se sarà effettivamente raggiunta, sarà la temperatura più bassa registrata in città in più di 40 anni. Si prevede che queste basse temperature interesseranno parte della Scandinavia fino all’inizio della settimana prossima.
Nel sud non si sono registrate temperature così estreme ma ci sono state intense nevicate e forti venti che hanno creato dei problemi. In gran parte della regione le scuole sono state chiuse, e molte strade, tratte ferroviarie e traghetti sono stati sospesi. I disagi maggiori si sono avuti soprattutto nel sud della Scandinavia. In Svezia nella notte fra mercoledì e giovedì circa mille auto sono rimaste bloccate dalla neve su un’autostrada, e anche in Norvegia un’importante autostrada è stata chiusa. In Danimarca le autorità hanno sconsigliato gli spostamenti non strettamente necessari a causa delle cattive condizioni delle strade. In Finlandia due sciatori sono morti a causa di una valanga.
Al contempo in alcune zone dell’Europa occidentale ci sono stati allagamenti e alluvioni, oltre a temperature particolarmente alte per la stagione in Spagna e in Italia. Nel nord della Francia i fiumi hanno raggiunto in alcuni casi livelli simili ai record storici registrati durante un’alluvione a novembre: circa 300 persone sono state evacuate.
Nel Regno Unito è arrivata una tempesta, chiamata Henk dal servizio meteorologico ufficiale: le temperature sono rimaste miti ma si sono registrati forti venti e precipitazioni molto intense, e circa 10mila case sono rimaste senza elettricità. Un uomo è morto a causa della caduta di un albero sulla sua auto. Anche i Paesi Bassi e le regioni tedesche confinanti hanno registrato piogge particolarmente intense negli ultimi giorni, e si teme che la situazione possa peggiorare nei prossimi giorni.
In Italia a partire da venerdì sono previste precipitazioni intense soprattutto al nord, e da sabato anche in altre zone d’Italia. Ciononostante le temperature non dovrebbero diminuire particolarmente, e le nevicate arriveranno solo nelle zone montuose in quota.
Redazione Il Post