“Pagateci di più”: ora in Germania minacciano lo sciopero anche i commessi dei negozi. “Pronti a bloccare tutto sotto Natale”

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In Germania il sindacato Ver.di minaccia scioperi nel commercio al dettaglio a ridosso di Natale se nelle trattative per il rinnovo del contratto non ci saranno progressi adeguati alle sue richieste. Ad annunciarlo è il capo del sindacato Frank Werneke in un’intervista alla Augsburger Allgemeine. Il sindacato si scontra con rifiuti granitici della controparte da aprile e non c’è ancora un accordo per i circa 5 milioni di addetti del comparto. Tra gli addetti al commercio Ver.di è presente soprattutto nell’alveo del comparto all’ingrosso e del commercio estero, e specialmente nell’Est del Paese, in SassoniaSassonia-Anhalt e Turingia.

Per Werneke, 56 anni e dal 2019 a capo del Vereinten Dienstleistungsgewrkschaft, ruolo nel quale è stato rivotato a settembre con il 92,5% delle preferenze, i datori di lavoro hanno fatto un’offerta “del tutto inaccettabile” e “starebbero cercando di far passare un diktat tariffario”. “Raramente ho sperimentato un comportamento così irrispettoso nei confronti dei propri dipendenti e del loro sindacato” ha dichiarato. “Siamo pronti a trattare – ha detto – Se i datori di lavoro non lo sono e non si giunge ad un accordo, ci saranno scioperi durante il periodo d’affari natalizio ed ancora in quello post-natalizio”.

Il sindacato vuole 2,50 euro in più all’ora per gli addetti nel commercio al dettaglio e nelle vendite per corrispondenza, nonché una maggiorazione del 13% di stipendio in più, con un minimo di 400 euro al mese, nel commercio all’ingrosso e con l’estero, per un anno. I datori di lavoro offrono invece appena 1,04 euro in più all’ora ai commessi di negozio e l’8% nell’arco di due anni agli addetti del commercio all’ingrosso ed estero. “Nel commercio al dettaglio gli addetti hanno una paga oraria tra i 12 ed i 17,44 euro lordi”, spiega ancora Werneke, e molti per mancanza di altre possibilità possono lavorare solo part-time, “alla luce degli aumenti dei prezzi degli ultimi due anni, non basta in alcun modo”. Appena una settimana fa ha contribuito ad ottenere per gli addetti nel settore pubblico dei Länder, oltre ad un aumento del 5,5%, anche un premio di 3mila euro a compensazione dell’inflazione, ma nelle trattative per i lavoratori del commercio vi resta assolutamente lontano.

Non è solo Ver.di d’altronde ad essere sul piede di guerra in Germania: dall’8 gennaio anche il sindacato dei macchinisti ferroviari Gdl è pronto a scioperare ad oltranza. Nel rinnovo del contratto con le Deutsche Bahn vuole ottenere, tra le altre richieste, la settimana lavorativa a 35 ore, come gli è riuscito pochi giorni fa di strappare dalla consociata delle DB Netinera, pur se solo in via progressiva e dal 2025.

di Andrea M. Jarach – Il Fatto Quotidiano

 

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