Lo ha stabilito con una decisione unanime la Corte suprema
La tesi della “legittima difesa dell’onore” non potrà essere utilizzata nei reati di femminicidio: lo ha stabilito in una decisione unanime la Corte suprema (Stf) del Brasile.
I giudici hanno inoltre determinato che i tribunali di secondo grado possono annullare le assoluzioni fondate su tale argomento, arrivando a comporre una nuova giuria popolare, senza che ciò comporti una violazione della sovranità dei verdetti dei giurati.
In alcuni processi, la fattispecie “legittima difesa dell’onore” veniva evocata dalla difesa degli imputati per giustificare atti di violenza, ad esempio nei casi di adulterio.
L’incostituzionalità della tesi era già stata dichiarata dalla Stf in via cautelare nel 2021, ma ora i togati hanno giudicato nel merito un ricorso presentato dal Partito democratico laburista (Pdt, di centro-sinistra).
“La cosiddetta ‘difesa dell’onore’ corrisponde a uno strumento argomentativo odioso, disumano e crudele, utilizzato dalle difese di chi è accusato di femminicidio o di aggressione alle donne per imputare alle vittime le cause della propria morte”, ha affermato il giudice della Corte suprema, Dias Toffoli, relatore della causa. (Ansa)