Non è esattamente un mistero che Amazon stia lavorando per sostituire, almeno nel lungo periodo, la maggior parte di quanti lavorano nei magazzini con dei robot in grado di eseguire i compiti più ripetitivi senza alcuna supervisione e, soprattutto, senza fermarsi mai.
Rientra quindi perfettamente nella strategia Sparrow, il robot presentato all’evento Delivering the Future, che si è tenuto in questi giorni nelle vicinanze di Boston.
Grazie al software di intelligenza artificiale di cui è equipaggiato, Sparrow è in grado di identificare e maneggiare una gran varietà di oggetti di dimensioni diverse senza alcun bisogno di intervento umano, laddove i suoi predecessori riuscivano a gestire 15 tipi specifici di oggetti imballati.
Amazon afferma che il robot, che opera tramite sensori visivi ed effettuando la scansione dei codici a barre che accompagnano i prodotti, è in grado di afferrare e spostare con estrema attenzione circa il 65% di tutti i prodotti disponibili presso il gigante dell’e-commerce
Ufficialmente, inoltre, Sparrow è nato per facilitare il lavoro dei dipendenti, non per sostituire questi ultimi: Amazon afferma che «Sparrow si occuperò dei compiti ripetitivi, consentendo ai dipendenti di concentrare il loro tempo e la loro energia su altre cose, migliorando contemporaneamente la sicurezza. Allo stesso tempo, Sparrow ci aiuterà a migliorare l’efficienza automatizzando una parte fondamentale del processo».E a chi avesse ancora paura che i robot possano sostituire gli esseri umani, Amazon risponde che lo sviluppo dei robot «ha creato oltre 700 nuove categorie di lavoro all’interno dell’azienda», che «danno lavoro a decine di migliaia di persone in tutta Amazon, dimostrando in pratica l’impatto positivo che la tecnologia e la robotica possono avere sui nostri dipendenti e sui luoghi di lavoro».