Il premio “furbetti delle multe” al sindaco di Roma Gualtieri: 100 mln di incassi dal Codice della strada, 43 occultati nelle pieghe del bilancio
C’è la città che va a 30 all’ora per diminuire gli incidenti e la città che va a 30 all’ora perché nonostante gli sforzi dei Gualtieri Roma resta una buca Capitale”. Ma il vero problema non sono le voragini ma i soldi delle multe, la metà dei quali dovrebbe essere destinato alla mobilità. Roma incassa 100 milioni l’anno, di questi il 50% è reinvestito per la mobilità, mentre 43 mln sono la cassa che Roma fa sulla pelle degli automobilisti.
A sostenerlo e a documentarlo è il servizio di Zona Bianca andato in onda su Rete 4 domenica 4 febbraio. La cronista di Giuseppe Brindisi ha infatti scovato la delibera della Giunta Gualtieri approvata lo scorso 23 novembre 2023, con la quale dal monte multe, il Comune trattiene quasi 43 mln che finiscono per alimentare “altri” capitoli di bilancio.
Roma seconda città d’Italia per multe agli automobilisti
Roma, seconda città d’Italia dopo Milano per multe stradali, di fatto utilizza 43 mln di euro ogni anno per fare tutto tranne che investirli in sicurezza. Tradotto dal gergo contabile, la voce “altre destinazioni” non è altro che cassa: si gonfiano gli introiti con le multe. Una tassa occulta su chi si muove in auto, in una città dove i trasporti pubblici sono storicamente fermi e ancora di più in periodo di cantieri del Giubileo.
Ecco la delibera che fa “sparire” 43 mln di euro
Nell’intervista di Valentina Renzopaoli, a tirar fuori la delibera di novembre è Antonio De Santis, capogruppo della Lista Civica Raggi in Campidoglio: “Ecco la delibera di giunta del sindaco Gualtieri: sono 100 mln di previsione di incasso, la meta’ di questi soldi, circa 50 mln è effettivamente destinato alla sicurezza stradale, la restante parte invece “altre destinazioni”, cioè in delibera non viene addirittura chiarito dove vadano a finire questi soldi”.
E alla domanda: i fondi che comunque vengono stanziati, siamo sicuri che vengano spesi poi per questi scopi?, al risposta è gelida: “Beh se partiamo dal presupposto che la metà di questi fondi non sappiamo nemmeno dove vadano a finire, la risposta è no”.
Il Comune risponde: “E’ un macromondo di cui non abbiamo il controllo”
Ma la cronista non si arrende e chiama al telefono l’assessorato ai Lavori Pubblici, cioè la delega che dovrebbe garantire strade perfette: “Le entrate delle multe non devono essere reimpiegate per sicurezza e manutenzione stradale”? Risposta dall’assessorato di Ornella Segnalini: Anche… vengono ridistributi tra municipi… è un macromondo di cui non abbiamo controllo… non è materia nostra, devi parlare con l’assessore al bilancio…”.
Ecco la delibera che fa “sparire” 43 mln di euro
Redazione Affari Italiani