Sembra sempre più vicino l’accordo tra ministero della Cultura e Campidoglio per rendere l’ingresso al Pantheon a pagamento.
Lo ha confermato il ministro Gennaro Sangiuliano, che il giorno di Santo Stefano ha visitato il Colosseo accompagnato dalla direttrice del Parco Archeologico, Alfonsina Russo, in occasione dell’apertura straordinaria dei musei per le feste.
“Il Pantheon è il sito italiano più visitato con 9 milioni di ingressi l’anno – ha ricordato Sangiuliano – per ora è gratuito, ma stiamo riprendendo un vecchio accordo per produrre un biglietto, magari tutelando alcune categorie, come i cittadini di Roma che potrebbero essere esentati da pagamento. Se ricaviamo 10 milioni di euro dal Pantheon, questi soldi possono essere riutilizzati per la comunità magari per tenere pulita la piazza antistante”.
L’accordo citato è quello sottoscritto nel 2016 dall’allora ministro alla Cultura Dario Franceschini con la Diocesi di Roma, che prevedeva l’introduzione di un biglietto d’ingresso a 2 euro e che non è mai stato attuato.
L’idea di istituire un biglietto d’ingresso per il Pantheon (e di esentare dal pagamento i residenti in città) era stata avanzata dal sindaco Roberto Gualtieri, e aveva subito incontrato il favore di Sangiuliano. Che ha ricordato come all’estero molti monumenti e siti di alto valore culturale abbiano biglietti d’ingresso dal costo più alto rispetto all’Italia: “In Francia per visitare il Musée de l’Armée, Invalides e Tomba di Napoleone si pagano 14 euro, in Inghilterra l’ingresso a Westminster Abbey, dove sono sepolti i reali britannici, costa 25 euro, mentre a Roskilde, per visitare la cattedrale con le tombe dei re danesi, si spendono 60 corone, circa 8 euro- ha detto il ministro – Da noi il prezzo del biglietto sarà molto inferiore”.