Chiuso per Covid, a Roma il circolo riapre per aiutare i senza tetto

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Lo “Sparwasser” Arci a Roma Pigneto letti e assistenza, e nel quartiere scatta la gara di solidarietà

Al posto del mixer che animava le serate danzanti ora c’è uno degli otto letti distanziati. Ai dibattiti e alle iniziative culturali è subentrata una piccola-grande iniziativa di sostegno alle persone più fragili. Accade a Roma, in un circolo Arci nel quartiere Pigneto: lo “Sparwasser” si è riconvertito all’accoglienza dei senza tetto.

I libri e i tavolini hanno lasciato spazio alle coperte e ai cuscini, i drink consumati al bancone alla distribuzione di un pasto caldo. E tutto questo, in tempi record, ha innescato una vera e propria gara di solidarietà nel quartiere.

Il progetto è stato realizzato insieme a Nonna Roma, il “banco del mutuo soccorso” che attraverso la raccolta e la donazione di alimenti e prodotti di prima necessità aiuta concretamente tante famiglie povere in città. “A Roma 10 persone sono morte perché non avevano un riparo per la notte.    Sono morte di freddo, da sole. Ci sembra paradossale e insopportabile che un luogo come Sparwasser, che è sempre stato cuore di mille attività, resti chiuso e inutilizzato mentre fuori c’è chi, per il freddo e l’indifferenza, sta morendo. Abbiamo deciso di mettere a disposizione quello che abbiamo: il nostro posto, le nostre braccia, il nostro tempo”, il manifesto del progetto “Qui c’è posto”.

In una settimana le donazioni sono cresciute sempre più. Al Pigneto, come spiega il circolo Arci, circa 200 persone si sono fatte avanti per preparare pasti caldi per la cena e cestini alimentari, i bar hanno messo a disposizione le colazioni, le pizzerie le loro pizze. Diana Armento, la presidente di Sparwasser, racconta all’ANSA come è nata questa iniziativa: “Come circolo siamo chiusi dal 28 ottobre ma anche prima lavoravamo a bassissima intensità. Quando abbiamo letto che a Roma era morta la decima persona per il freddo abbiamo pensato di attivare un rifugio. Con l’aiuto di Nonna Roma abbiamo lanciato l’evento e fatto un appello al quartiere per darci una mano. C’è stata subito una risposta enorme: un’azienda ci ha contattato e ci ha donato tutti i letti e le lenzuola. Ogni notte uno di noi dorme con sette ospiti, cinque dei quali ‘fissi’ per ora. Per loro abbiamo studiato un menù bilanciato, l’ambiente viene sanificato quotidianamente e tutti fanno i tamponi. Non è semplice”.

Al momento altri due locali del Pigneto, che in città è una delle zone della movida, hanno offerto i loro spazi per allargare l’iniziativa e i volontari di Sparwasser stanno valutando se prenderli in gestione. “Non è il nostro mestiere – sottolinea Armento – e non vorremmo fare questo nei prossimi mesi, vorremmo continuare a fare la nostra attività politico-sociale e ricreativa. E’ un modo di denunciare come le istituzioni non riescano a programmare l’alternanza delle stagioni chiamandola ‘emergenza freddo’. Noi che portiamo linfa alla produzione culturale, noi che siamo stati dimenticati completamente in questo periodo, ci siamo messi a disposizione per intervenire per emergenza sociale – conclude -.

Spero che almeno poi ci sarà riconosciuto”.

 

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