A Roma botti vietati a Capodanno: l’ordinanza di Raggi contro i fuochi di fine anno

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Il provvedimento sarà in vigore a partire dal 31 dicembre al 6 gennaio 2020. Multe fino a 500 euro

Il Capodanno sarà rigorosamente da trascorrere in casa con i conviventi, per le nuove misure anti covid e la zona rossa che scatta da oggi. Ma resta il divieto assoluto di utilizzo di fuochi d’artificio, botti, petardi, razzi e altri materiali esplodenti, stabilito dalla sindaca Virginia Raggi con un’ordinanza firmata nella giornata di ieri. Sarà in vigore a partire dalle 00:01 del 31 dicembre 2020 fino alle ore 24:00 del 6 gennaio 2020.

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Multe fino a 500 euro e sequestro amministrativo del materiale esplodente per chi contravviene al divieto. Esclusi dal divieto bengala, fontane per torte, bacchette scintillanti, trottole e girandole luminose.

Come ogni anno, nel provvedimento si evidenziano i rischi a persone e animali, oltre che l’emissione di inquinanti nell’ambiente che l’accensione dei fuochi pirotecnici aggrava ed incrementa in contrasto con i provvedimenti adottati da Roma Capitale per la riduzione delle emissioni di polveri sottili PM10 e biossido di azoto.

“Garantire la sicurezza dei cittadini rappresenta la priorità, tanto più in un momento già critico per i nostri ospedali, che stanno fronteggiando un’emergenza sanitaria – dichiara Raggi – botti ed esplosioni rappresentano un rischio per i cittadini, per adulti e soprattutto per i minori. Inoltre persiste il rischio che i fuochi d’artificio provochino incendi e roghi, oltre che danni al nostro patrimonio artistico. Non da ultimo, le esplosioni hanno ripercussioni negative sugli animali. L’augurio per tutti è di festeggiare il nuovo anno con serenità e con uno spirito di fiducia nel futuro”.

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La polemica dei pirotecnici
“A poche ora dalla notte di San Silvestro apprendiamo con rammarico che la sindaca di Roma, in spregio a quanto già deciso dal Tar del Lazio nel 2016 e dal Consiglio di Stato, ha deciso di emanare l’ordinanza che vieta l’uso dei fuochi d’artificio nelle prossime ore. Un atto grave che segnala una mancanza di rispetto della Raggi verso le Istituzioni e che rischia di alimentare il mercato abusivo dei fuochi pirotecnici che mette in pericolo la vita di tanti romani. Averlo deciso all’ultimo rende inoltre impossibile inoltrare un ricorso. Una decisione beffarda contro migliaia di lavoratori del settore”. A denunciarlo in una nota è Nobile Viviano, presidente di Asspi, Associazione Pirotecnica Italiana, settore che raccoglie oltre 2mila aziende e diecimila lavoratori.

“Il Tar del Lazio e della Lombardia e successivamente il Consiglio di Stato hanno giudicato illegittimo l’uso dell’ordinanza su una materia che non rientra nell’emergenza e nell’imprevedibilità, come richiederebbe appunto l’ordinanza sindacale”, spiega Viviano.

Quello che rammarica “è che allo stato attuale nessun Dpcm contiene divieti sulla vendita e sull’uso dei fuochi d’artificio e queste iniziative dei sindaci, oltre ad alimentare confusione nella cittadinanza e ingenti danni economici agli operatori del settore, aumenteranno il mercato illegale e conseguentemente i rischi per coloro che utilizzeranno prodotti non certificati come quelli venduti dal mercato abusivo”.

“Quest’anno, nonostante il nostro settore abbia già perso oltre l’80% del fatturato per via delle restrizioni anti covid, come Asspi abbiamo elaborato una Piro Guida proprio per invitare i cittadini all’acquisto e all’uso di fuochi pirotecnici da utilizzare nella massima sicurezza. Un’iniziativa condivisa anche dall’Anci che a questo punto rischia di essere vanificata da queste ordinanze illegittime che mettono a rischio l’incolumità dei cittadini”, conclude Viviano.

 

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