Fase 3. tornano i turisti a Roma: «Tassa di soggiorno, fa tutto Airbnb»

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I flussi da Germania, Francia e Gran Bretagna. Le prenotazioni da parte di italiani sono aumentate del 29%. La sindaca Virginia Raggi: portiamo alla luce il sommerso

A sorpresa qualche turista comincia a tornare a Roma. Anche se i numeri sono ancora lontanissimi da quelli degli anni scorsi, «vi è stato un piccolo recupero, dal meno 91 al meno 64%. I flussi principali arrivano da Germania, Francia, Gran Bretagna. E le prenotazioni da parte di italiani sono aumentate del 29%»: a dare la notizia il Country manager di Airbnb Italia, Giacomo Trovato, ieri mattina in Campidoglio, dove è stato presentato l’accordo tra il Comune di Roma e il portale degli affitti brevi per il pagamento della tassa di soggiorno: dal 1 luglio la piattaforma insieme alla prenotazioni ha, infatti, iniziato a riscuotere il contributo di soggiorno dagli utenti, 3,5 euro a persona a notte, per versarlo direttamente nelle casse della Capitale. «Questo permette di riportare a Roma il dovuto che prima, per “disallineamenti”, era difficile riscuotere – ha spiegato la sindaca, Virginia Raggi -. In altri termini, si porta alla luce il sommerso, che qui ha volumi milionari. Quindi la convenzione per il versamento della tassa di soggiorno siglata con Airbnb è uno step importantissimo per garantire una parità di condizioni a tutti gli operatori del turismo. Si tratta di uno strumento che va nella direzione della legalità, della sicurezza e della lotta all’abusivismo.

Ma significa soprattutto maggiori risorse e introiti da reinvestire per la città». Con lei, l’assessore al Turismo, Carlo Cafarotti, che ha fatto notare come «nella Capitale si contano, in generale su tutte le piattaforme, 13 milioni di presenze l’anno “in nero” che si traducono in ben 20 milioni mancanti dai nostri bilanci. Nel 2019, se l’accordo ci fosse già stato, il gettito sarebbe stato di 25 milioni, tutti in chiaro». Solo l’anno scorso, infatti, erano arrivate con Airbnb 2 milioni di persone che avevano speso un miliardo nella nostra città. E non solo un nuovo accordo. Per riportare i turisti a Roma si punta su un piano di comunicazione, la creazione di un «Destination manager organization», che strutturi le strategie di promozione e commercializzazione di Roma come meta turistica, e soprattutto su un bollino «Covid-free» per le strutture ricettive che rispettano le norme anti contagio. «È fondamentale, soprattutto in questo periodo, che il mercato dell’offerta turistica sia sicuro e trasparente, sia per la tutela dell’incolumità pubblica che per la concorrenza leale fra operatori», ha aggiunto Cafarotti.

È inoltre attivo il nuovo «Servizio di assistenza di quartiere» di Airbnb, uno strumento per consentire ai residenti di segnalare eventuali problemi di vicinato, come ad esempio l’eccessiva rumorosità degli ospiti in una casa. Le segnalazioni possono essere inviate a www.airbnb.it/vicini. «Noi vogliamo proporre esperienze – ha concluso Giacomo Trovato – . Infatti abbiamo stretto un accordo con degli archeologi per valorizzare l’Appia Antica».

 

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