Il piano della Sardegna per incentivare le rotte aeree turistiche

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Farà un bando per compensare i costi delle compagnie interessate ad aprire 67 nuove tratte internazionali e italiane, anche interne all’isola

La giunta regionale della Sardegna ha approvato l’avvio di una serie di incentivi per attivare 67 nuove rotte aeree per l’isola, con l’obiettivo di favorire sia il turismo locale in arrivo che la mobilità degli abitanti che vogliono viaggiare. Il piano – che si chiama “Nuove rotte” – prevede lo stanziamento di 10 milioni di euro all’anno per il 2025 e il 2026, con i quali intende coprire la metà dei costi aeroportuali sostenuti dalle compagnie per l’apertura delle nuove rotte, sia nell’aeroporto di arrivo che in quello di partenza: prossimamente sarà pubblicato un bando per le compagnie aeree che si vogliono proporre.

La regione ha spiegato di aver scelto le rotte da aprire sulla base delle potenzialità, cioè «tenendo conto dell’attrattività turistica, della domanda dei passeggeri e della necessità di rafforzare i collegamenti con hub internazionali strategici». Tra quelle internazionali ci sono tratte da e verso gli Stati Uniti, che unirebbero gli aeroporti di Cagliari e Olbia con New York e Philadelphia, e quelle verso Istanbul, che è uno scalo funzionale ai collegamenti col resto dell’Asia.

Il piano prevede anche nuove rotte europee – verso Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Polonia e altri paesi – e italiane, come quella che unirebbe Sardegna e Calabria, attualmente non collegate tramite voli diretti. La regione ha detto di voler aprire anche nuove rotte interne alla regione, come collegamenti tra Alghero e Cagliari o tra Olbia e Cagliari, e con la vicina Corsica, con una rotta Cagliari-Ajaccio.

Sebbene il piano cerchi di dare una soluzione allo storico problema di isolamento della regione, i viaggi in aereo sono tra quelli considerati a più alto impatto ambientale: secondo l’Air Transport Action Group, un consorzio di esperti del settore che si occupa della sostenibilità del trasporto aereo, nel 2023 l’aviazione commerciale ha prodotto nel mondo 882 milioni di tonnellate di CO2contribuendo a circa il 2 per cento del totale delle emissioni di anidride carbonica generate dall’attività umana. Anche per questo la sensibilità sta in parte cambiando, e alcuni viaggiatori tendono a preferire altri tipi di spostamenti più lenti ma più ecologici, come quelli in treno, almeno per i viaggi più brevi, come potrebbero essere gli spostamenti interni alla Sardegna.

Redazione Il Post

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