In piazza Bra un gruppo di turisti invalidi viene avvicinato dalle truffatrici che, smascherate, reagiscono a spintoni

Le città turistiche, è fatto noto, attraggono borseggiatrici, finti invalidi, appartenenti ad inesistenti associazioni. Ieri in piazza Bra è capitato che una coppia di finte sordomute si siano avvicinate per chiedere soldi ad alcune turiste che erano sordomute davvero e che non si sono fatte intimorire e le hanno messe alle strette. Un episodio che non è passato inosservato e che un cittadino ha voluto segnalare alla nostra redazione.

La testimonianza

«È increscioso ed inaccettabile quello che ho appena visto», ha detto l’uomo, «ieri mattina alle 9.30, da piazza Bra. Come è ormai noto, la piazza è spesso frequentata da individui che si fingono sordomuti per raccogliere denaro, sfruttando la compassione dei passanti. Questa situazione, già di per sé deprecabile, ha raggiunto un nuovo livello di gravità questa settimana. In questa occasione, un gruppo di veri sordomuti si è trovato a fronteggiare i falsi sordomuti. Comprensibilmente indignati per l’inganno perpetrato ai danni di persone con disabilità reali, i veri sordomuti hanno espresso il loro sdegno. La risposta dei falsi sordomuti è stata violenta: invece di riconoscere la loro colpa e desistere dalle loro azioni ingannevoli, hanno aggredito i veri sordomuti verbalmente e con spintoni», ci ha raccontato il testimone che ha anche girato un video quando ha realizzato quello che stava avvenendo. E le immagini mostrano il battibecco in atto.

Maggiore vigilanza

«Questo episodio non solo mette in luce la necessità di una maggiore vigilanza e di interventi più decisi da parte delle autorità per proteggere i cittadini da truffatori senza scrupoli, ma anche il bisogno di tutelare le persone con disabilità, che si trovano a dover affrontare situazioni di abuso e violenza. Ho chiamato il numero di emergenza e mi è stato detto che non c’erano pattuglie a disposizione e di contattare la polizia locale, ma io stavo andando a piedi in stazione ed ho desistito. Possibile che non ci fosse una pattuglia in tutta la piazza? Ho voluto segnalarvi la vicenda, affinché si sollevi l’attenzione pubblica e si eserciti la dovuta pressione sulle autorità competenti per prevenire il ripetersi di tali episodi», aggiunge l’uomo. Che chiude: «È fondamentale che si prenda posizione contro chi sfrutta il buon cuore delle persone e che si garantisca la sicurezza e il rispetto per tutti i cittadini, specialmente quelli più vulnerabili».

Redazione L’Arena – Verona
di Alessandra Vaccari

 

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