L’enorme diffusione di targhe polacche a Napoli

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Folla e traffico sul lungomare Caracciolo di Napoli dove il clima estivo, nonostante la pandemia covid-19, ha invogliato migliaia persone a concedersi una passeggiata, 7 novembre 2020. ANSA / CIRO FUSCO

In città circola più della metà di tutte le auto straniere presenti in Italia: è uno stratagemma che consente a migliaia di persone di pagare molto meno l’assicurazione, senza violare la legge

Da qualche anno nelle strade di Napoli è sempre più frequente imbattersi in targhe straniere, soprattutto polacche e bulgare. Le auto e i motorini con la sigla PL accanto al numero di targa sono migliaia, molte di più rispetto a qualsiasi altra città italiana: secondo i dati del REVE, il registro nazionale a cui vanno dichiarati i veicoli esteri, a Napoli circolano 35mila targhe straniere sulle 53mila presenti in Italia, e la maggior parte di queste è polacca. La causa di questo fenomeno è semplice: avere una targa straniera consente di pagare meno tasse e soprattutto di contenere il costo dell’assicurazione, che a Napoli è il più alto in Italia.

La circolazione di targhe straniere è cresciuta dalla pandemia, nello stesso periodo in cui è aumentato il costo per assicurare un’auto o un motorino. Il costo dell’assicurazione dipende dalla probabilità che accada un incidente in un determinato periodo di tempo: questo calcolo varia a seconda della città in cui risiede la persona che chiede l’assicurazione. I dati aggiornati a febbraio diffusi dall’IVASS, l’istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, dicono che a Napoli servono in media 569 euro all’anno per pagare l’RC Auto, la polizza obbligatoria che copre i danni a cose o a persone (escluso il conducente responsabile del sinistro) eventualmente causati dal veicolo stesso.

All’RC Auto si possono aggiungere poi le cosiddette “garanzie accessorie”, cioè le polizze che servono a coprire altri eventuali danni o a tutelarsi rispetto a eventi esterni, come un furto o una grandinata. Il risultato è che a Napoli per assicurare un motorino si possono spendere fino a 2.000 euro all’anno, più del suo valore.

L’espediente trovato per limitare il costo dell’assicurazione è complicato, ma ormai collaudato al punto che online si possono trovare istruzioni e molti riferimenti di persone a cui rivolgersi. Il meccanismo è sempre lo stesso: l’auto o il motorino devono essere cancellati dal pubblico registro automobilistico (PRA) italiano e portati in Polonia, dove vengono reimmatricolati e infine noleggiati in Italia alla persona che ha chiesto il servizio. Di fatto l’agenzia che gestisce questa pratica diventa proprietaria del veicolo, dato a noleggio al vero proprietario. In questo modo l’assicurazione è decisamente più bassa: tra 600 e 800 euro nel primo anno e al massimo 350 euro per gli anni successivi.

Gli accorgimenti presi dalle persone o dalle agenzie di pratiche auto che propongono questo servizio sono studiati nei dettagli per rispettare la legge italiana, che vieta alle persone residenti in Italia di guidare un’auto di proprietà con targa estera senza immatricolarla al PRA. È una regola introdotta nel 2022 per contrastare proprio il fenomeno delle targhe estere. La legge, tuttavia, non prevede limitazioni nel caso in cui chi guida il veicolo non è proprietario: in caso di noleggio, per esempio, basta tenere a bordo un documento per indicare per quanto tempo il conducente può utilizzare l’auto o il motorino.

Questa concessione, pensata per le agenzie di noleggio straniere, è stata sfruttata dalle agenzie di pratiche automobilistiche a Napoli, che prendono possesso del veicolo e lo ridanno a noleggio dopo l’immatricolazione all’estero. L’unico rischio che tutto questo comporta per i veri proprietari è un eventuale fallimento dell’agenzia.

Oltre a risparmiare sull’assicurazione, chi utilizza una targa straniera non paga il bollo. In teoria sia i controlli sulla revisione che le multe per eccesso di velocità fatte da un autovelox dovrebbero essere recapitate, perché i veicoli con targa straniera devono essere iscritti per legge al REVE, il registro nazionale a cui vanno dichiarati i veicoli esteri. In realtà quest’obbligo viene spesso eluso.

Anche per questo motivo in caso di incidente provocato da un veicolo con targa straniera è molto difficile risalire ai dati di chi ha noleggiato quel veicolo, e quindi ottenere un risarcimento. Negli ultimi anni molte persone si sono rivolte all’ACI di Napoli per risalire ai dati di conducenti in seguito a incidenti. L’ACI è un ente pubblico senza fine di lucro che gestisce per conto dello Stato il pubblico registro automobilistico, ma solo una minima parte delle ricerche va a buon fine perché tra i paesi europei non c’è un sistema di interscambio di questi dati.

Redazione IL POST

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