È Portofino, in provincia di Genova, il Comune più ricco d’Italia, con un reddito medio procapite dichiarato di 90.610 euro su un totale di 300 contribuenti.
È il dato pubblicato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) nel report nazionale sulle dichiarazioni dei redditi nel 2023, basate sull’anno d’imposta del 2022. Nello stesso anno, la regione con reddito medio complessivo più elevato è la Lombardia (27.890 euro), mentre la Calabria presenta il reddito medio più basso a livello nazionale (17.160 euro).
Dove vivono i contribuenti più ricchi e quelli più poveri
Sono circa 42 milioni i contribuenti italiani, che dichiarano in media un reddito di 23.650 euro: i più ricchi vivono in Lombardia (27.890 euro) e i più poveri in Calabria (17.160 euro). Questa è la fotografia scattata dai dati resi noti dal Mef delle dichiarazioni Irpef e Iva presentate nel 2023 e relative all’anno d’imposta 2022.
Dal report emerge anche che il numero dei contribuenti è aumentato dell’1,3% rispetto al 2021 e che il reddito complessivo totale dichiarato ammonta a oltre 970,2 miliardi di euro (58 miliardi in più rispetto all’anno precedente, +6,3%) per un valore medio di 23.650 euro.
L’analisi territoriale conferma che la regione con reddito medio complessivo più elevato è la Lombardia (27.890 euro), mentre la Calabria presenta il reddito medio più basso (17.160 euro). I redditi da lavoro dipendente e da pensione rappresentano circa l’83% del reddito complessivo dichiarato; il reddito medio più elevato è quello da lavoro autonomo, pari a 64.670 euro, il reddito medio dichiarato dai lavoratori dipendenti è pari a 22.280 euro, quello dei pensionati a 19.750 euro. Crescono i valori medi di tutte le tipologie di reddito: reddito d’impresa in contabilità ordinaria (+19,6%) e in contabilità semplificata (+12,5%); reddito da partecipazione (+11,6%); reddito da lavoro autonomo (+6,9%); reddito da pensione (+4%) e reddito da lavoro dipendente (+3,6%).
L’imposta netta totale dichiarata ammonta a 174,2 miliardi di euro, (+1,9% rispetto all’anno precedente), è pari in media a 5.380 euro e viene dichiarata da quasi 32,4 milioni di soggetti, pari a circa il 77% del totale dei contribuenti. L’addizionale regionale Irpef ammonta nel 2022 a 13,9 miliardi di euro (+8,4% rispetto al 2021). L’addizionale regionale media è pari a 450 euro. L’addizionale comunale ammonta invece complessivamente a oltre 5,8 miliardi di euro, in aumento dell’8,8% rispetto al 2021, con un importo medio pari a 213 euro. Sono circa 4,2 milioni i contribuenti che hanno presentato la dichiarazione IVA; Il volume d’affari dichiarato ha raggiunto i 4.870 miliardi di euro (+25,5% rispetto al 2021). Va evidenziata la variazione della divisione di attività “Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata” il cui volume d’affari cresce del 118,7% rispetto al 2021. L’ammontare dell’imposta dovuta nel 2022 è di 143,6 miliardi di euro (+9,6% rispetto al 2021), l’imposta a credito invece è pari a 50,7 miliardi di euro (+25,2% rispetto al 2021).
I dati nazionali sui Comuni
Dalla pubblicazione delle analisi dei dati e delle tabelle relative alle dichiarazioni Irpef e Iva presentate nell’anno d’imposta 2022 nella sezione “Statistiche fiscali” del sito del ministero dell’Economia e delle Finanze, presentate nel 2023, a livello nazionale, a Portofino seguono Lajatico (Pisa) con 52.955,33 euro e Basiglio (Milano) con 49.523,91 euro. Quarta Briaglia (Cuneo) a 43.474,85 euro, seguita da Cusago (Milano) con 39.813,56 euro, Torre d’Isola (Pavia) a 36.840,84 euro, Bogogno (Novara) a 36.615,71 euro, Segrate (Milano) a 35.865,80 euro e Pino Torinese (Torino) con 35.378,32 euro. Milano si piazza decima con un reddito medio di 35.282,48 euro.
I dati regionali
Prendiamo, per esempio, la Sardegna, dove aumenta del 4,4% il valore del reddito medio imponibile: si passa dai 18.597,61 euro relativi al dato del 2021 ai 19.411,35 euro del 2022. Ma in termini di crescita percentuale la Sardegna è al 19esimo posto, seguita solo da Umbria e Liguria: molto distante sia dalla media nazionale sia dal dato della Lombardia che ha registrato un valore pari al 10,8%. Se si guarda invece il valore assoluto la Sardegna è stabile al 15esimo posto, seguita da Campania, Puglia, Sicilia, Basilicata, Molise e Calabria.
La Sardegna è ancora al 15esimo posto in Italia per quanto riguarda i redditi da lavoro dipendente col 52,8% delle dichiarazioni che riguardano questa tipologia: si tratta di un dato in leggera crescita (+0.9%) rispetto al 2021. Sardegna al nono posto per redditi da pensione, col 36% delle dichiarazioni relative al 2022 che includono tale tipologia, un dato in leggero calo rispetto all’annualità precedente.
Nella graduatoria dei comuni italiani in base al reddito imponibile medio a livello comunale il primo comune isolano al 324esimo posto è Cagliari con un reddito imponibile medio pari a 26.839,78 euro, seguito da Selargius con 22.642,62 euro al 2088esimo posto e Sassari con 22.478,41 euro al 2195/o posto. “Questi dati ci dicono che il reddito imponibile medio sardo è il 72% del reddito imponibile medio lombardo. Un dato che non stupisce affatto- commenta Mauro Carta, presidente delle Acli regionali della Sardegna. – Già a dicembre, le analisi sulle stime 2022 del reddito disponibile delle famiglie consumatrici, vedevano la Sardegna con i suoi 17.921,72 euro di reddito disponibile pro-capite stabile al 14esimo posto su 20 regioni con un dato standardizzato che diceva che laddove un italiano medio ha 100 euro a disposizione per le spese, un sardo medio ne ha appena 84,9 euro”.
Non solo Portofino: come va nel resto della Liguria?
Se in cima al podio nazionale dei comuni italiani si piazza la ligure Portofino con i suoi 301 abitanti e un reddito medio di 90.609,62 euro, a livello regionale al secondo posto in Liguria troviamo il Comune di Pieve Ligure (Genova), con un reddito medio di 35.256 euro a contribuente; al terzo Bergeggi (Savona) con 33.608 euro, seguita da Zoagli (Genova) con 29.298 euro, Bogliasco (Genova) con 28.782 euro e Vezzi Portio (Genova) con 28.774 euro. Tra i comuni liguri capoluogo di provincia è Genova quello con il reddito medio pro capite più alto dichiarato nel 2023, con 23.659 euro all’anno, al 18esimo posto su 234 a livello regionale. E’ seguito da Savona al 23esimo, con 23.096 euro, La Spezia al 27esimo, con 22.900 euro, e Imperia al 68esimo, con 21.178 euro.
I tre Comuni più poveri della Liguria sono tutti in provincia d’Imperia: maglia nera a Castel Vittorio con 12.318 euro, preceduto da Baiardo con 12.348 euro e Apricale con 13.443 euro. In provincia della Spezia il Comune più ricco è Portovenere, al nono posto a livello regionale con 27.544; il più povero è Rocchetta di Vara, 207esima su 234 Comuni con 15.904 euro.
Redazione Tgcom24.Mediaset