Per oltre trent’anni ha percepito l’indennità perché risultava come grave ipovedente: una situazione che è peggiorata fino a quattro anni fa quando un pensionato 84enne di Ciriè (Torino) è stato giudicato completamente cieco.
Eppure andava al bancomat non accompagnato e si attardava ad effettuare delle operazioni, si fermava a leggere i manifesti mortuari affissi sui muri e camminava tranquillamente per la città.
A scriverlo è il quotidiano La Stampa.
L’anziano era stato segnalato ai carabinieri di Ciriè e, dopo una serie di indagini, fatte di appostamenti e pedinamenti, durati due anni, gli investigatori sono riusciti ad appurare che l’uomo ci vedeva davvero. L’anziano è stato denunciato per truffa aggravata e il tribunale di Ivrea ora ha disposto il sequestro preventivo di tutti i suoi beni. Ovvero poco meno di 90mila euro bloccati che giacevano sul conto corrente e anche un appartamento alla periferia di Ciriè.
Con lui sono ora indagati anche due medici – uno della mutua e l’altro dell’Asl To4 – che avrebbero accertato l’aggravamento delle sue condizioni di salute. Fino all’ultima visita specialistica del 2020 che avrebbe accertato la totale cecità dell’uomo. Che, ovviamente, ogni tanto usciva anche con il bastone utilizzato da chi non ci vede davvero.
Il provvedimento emesso dagli inquirenti della procura di Ivrea (Torino) va verso la confisca sia del denaro che dell’immobile di sua proprietà.
Redazione Ansa