Sono stati annunciati i primi 4 collegamenti con l’aeroporto “Costa d’Amalfi”, che non era mai stato usato stabilmente per voli commerciali
Da luglio di quest’anno sarà operativo l’aeroporto di Salerno “Costa d’Amalfi”, che esiste da quasi un secolo ma finora non era mai stato usato stabilmente per i voli di linea (lo aveva fatto saltuariamente per alcuni anni e con un numero di passeggeri molto piccolo). L’aeroporto tornerà attivo dopo una serie di lavori di ampliamento e adattamento cominciati nel 2019 da Gesac, la società che da quell’anno l’ha preso in gestione e che si occupa anche dell’aeroporto di Napoli Capodichino.
I lavori più consistenti finiranno in primavera, e per questo a metà gennaio Gesac aveva ottenuto l’autorizzazione per decolli e atterraggi da parte dell’Enav, la società che gestisce il traffico aereo italiano. La novità più recente è che mercoledì è stata annunciata la prima compagnia aerea che opererà nell’aeroporto: è la spagnola Volotea, che ha programmato il primo volo verso Nantes, in Francia, per l’11 luglio, e verso Cagliari il 13 luglio.
Per il momento Volotea ha annunciato in tutto quattro collegamenti dall’aeroporto di Salerno: gli altri due sono per l’Italia, Catania e Verona, e dovrebbero partire dal 2 settembre. Per tutti i 4 collegamenti la frequenza dei voli sarà di due volte a settimana. I voli si possono già acquistare sul sito della compagnia. Volotea ha già 23 collegamenti in Campania, ma da Capodichino. Nei prossimi mesi potrebbero aggiungersi anche altre compagnie: due settimane fa l’amministratore delegato della compagnia low cost irlandese Ryanair, Michael O’Leary, aveva detto al Corriere della Sera di star valutando la possibilità di aggiungere Salerno agli aeroporti in cui vola Ryanair.
L’aeroporto è in realtà in provincia di Salerno, compreso tra i comuni di Bellizzi e Pontecagnano Faiano, una ventina di chilometri a sud di Salerno. Fu costruito nel 1926, ma era piccolo e non adatto ai voli commerciali. Per lungo tempo venne usato per diversi scopi, per esempio come sede di varie scuole di volo o come base per i nuclei di alcuni corpi delle forze dell’ordine che usano velivoli. Nel 2007 venne adeguato per la prima volta al traffico commerciale: furono costruiti tra le altre cose quattro banchi per il check-in, due aree di imbarco, nastri bagagli. Dal 2008 al 2018 venne quindi usato più volte per voli di linea, ma sempre con un volume di passeggeri molto basso, con poche migliaia di persone trasportate ogni anno. Nel 2018 furono solo 141 i passeggeri che passarono dall’aeroporto di Salerno in voli commerciali.
In quegli anni la giunta regionale di Vincenzo De Luca cominciò a pensare a un progetto per avere un altro grande aeroporto commerciale in Campania, che fosse collegato a quello di Napoli e che allo stesso tempo potesse assorbire una parte del suo traffico. Aprì un bando che fu poi vinto da Gesac, che gestiva già l’aeroporto di Napoli Capodichino.
Gesac ha avviato un progetto ambizioso, con un investimento da 257 milioni di euro (che comprendono anche finanziamenti pubblici, oltre a quelli privati di Gesac) e lavori che si prevede finiranno nel 2043. Tra le opere da realizzare c’è un prolungamento della pista d’atterraggio, la costruzione di un nuovo terminal, di piazzole di sosta per gli aerei e di vari altri edifici necessari a un volume di voli molto maggiore di quello precedente. La regione invece investirà altri 150 milioni di euro per potenziare i servizi di trasporto verso l’aeroporto, tra cui soprattutto il prolungamento di 9 chilometri della metropolitana di Salerno: nelle intenzioni attuali dovrebbero essere create altre 5 fermate rispetto a quelle attuali, ma del progetto si sa ancora poco e non è chiaro quando sarà pronto.
Nonostante gran parte di questi progetti non sia ancora conclusa, l’aeroporto potrà cominciare a operare già da luglio grazie ai primi interventi preliminari che dovrebbero concludersi in primavera. Gesac prevede di finire il nuovo terminal entro il 2026/2027 e di portare per allora il traffico a 3 milioni di passeggeri annuali. Quando il progetto sarà del tutto concluso, cioè nelle intenzioni nel 2043, la società punta a far arrivare il traffico a 6 milioni di passeggeri.
Redazione Il Post