Sindaci, col 2024 nuovi aumenti delle indennità

Gli adeguamenti introdotti con legge di bilancio 2022 firmata Draghi si riflettono anche sulle altre cariche comunali. Cifre e simulazione in Toscana

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ROMA — Metropolitani o di Comuni più piccoli, il 2024 porta ai sindaci un adeguamento dell’indennità che parametrerà i loro emolumenti a quelli dei presidenti delle Regioni, in misura percentuale sulla base della popolosità dei territori. Tradotto in soldoni, letteralmente: un sindaco metropolitano percepirà un aumento del 100% e una cifra di 13.800 euro lordi.

 

L’aumento non è decisione di adesso, ma risiede nella legge di bilancio 2022 varata dal governo allora in carica, quello guidato da Mario Draghi. Finora i Comuni hanno attuato delle progressioni, ma adesso l’alba del nuovo anno vedrà gli adeguamenti divenire effettivi e definitivi per tutti i sindaci dello Stivale. Di quanto?

Di tanto: se come detto i sindaci delle Città metropolitane come quella di Firenze rispetto al 2021 percepiranno il doppio raggiungendo i 13.800 euro lordi al mese, i loro colleghi dei Comuni capoluogo di regione o di provincia se con popolazione superiore a 100mila abitanti veleggiano invece verso gli 11.040 euro lordi al mese con un aumento dell’80% rispetto a prima della legge.

 

Se invece il Comune capoluogo di provincia conta meno di 100mila residenti l’aumento è del 70% rispetto al 2021 (9.660 euro lordi mensili), e poi via via a calare sulla base della popolosità dei singoli territori comunali fino a un aumento del 16% per i sindaci di Comuni con popolazione fino a 3.000 abitanti, pari a 2.208 euro lordi al mese.

Le altre fasce di modulazione degli aumenti riguardano i Comuni con popolazione fra 3.001 e 5mila abitanti (adeguamento del +22% dell’indennità rispetto al 2021, 3.036 euro lordi al mese), fra 5.001 e 10mila abitanti (+29%4.002 euro al mese lordi), da 10.001 a 30mila abitanti (+30%, 4.140 euro lordi al mese), fra 30.001 e 50mila abitanti (+35%, 4.830 euro lordi mensili), oltre 50mila abitanti (+45%, 6.210 euro lordi al mese).

La simulazione nei Comuni capoluogo in Toscana

Il sindaco della Città metropolitana di Firenze? Semplice: percepirà il doppio rispetto alla sua indennità 2021 ovvero 13.800 euro lordi al mese, proprio come un presidente di Regione.

E tutti gli altri? Una simulazione effettuata sugli altri Comuni capoluogo di provincia toscani, sulla base degli ultimi dati Istat relativi alla popolazione, indica che solo i sindaci di Livorno (153.859 abitanti) e di Prato (196.317 abitanti) arriveranno a ottenere un aumento dell’80% rispetto all’indennità per com’era nel 2021, portando l’emolumento a 11.040 euro lordi mensili.

I primi cittadini di Arezzo (96.535 abitanti), Grosseto (81.608 abitanti), Lucca (89.156 abitanti), Massa (66.288 abitanti), Pisa (89.059 abitanti), Pistoia (89.524 abitanti) e Siena (52.974 abitanti) vedranno le loro indennità gonfiarsi del +70% rispetto al 2021 per una cifra lorda al mese di 9.660 euro.

Non solo sindaci

Anche le indennità di funzione di vicesindaciassessori presidenti dei Consigli comunali saranno adeguate alle indennità di funzione dei corrispondenti sindaci: lo precisa una nota applicativa redatta dall’Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) rispetto alla legge di bilancio 2022 che, ai commi da 583 a 587 dell’articolo 1, ha introdotto gli aumenti.

“Si ricorda che l’ammontare di tali indennità è attualmente proporzionale a quella dei sindaci, in una misura che varia in rapporto alla classe demografica dell’ente locale: dal 15 al 75% per il vicesindaco, dal 10 al 65% per gli assessori, dal 5 al 10% per il presidente del Consiglio comunale per i comuni fino a 15mila abitanti mentre per quelli con popolazione superiore è corrisposta un’indennità mensile di funzione pari a quella degli assessori dei Comuni della stessa classe demografica”.

Non sono da meno i consiglieri comunali: “L’aumento delle indennità dei sindaci ridetermina anche il compenso massimo mensile percepibile dai consiglieri comunali, che è pari ad un quarto dell’indennità del sindaco”, rammenta ancora la nota dell’Anci.

Redazione Toscana Media News

 

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