Pizza icona del Made in Italy, fatturato vola a 15 miliardi

0
398 Numero visite

17 gennaio è Pizza day. In Italia se ne sfornano 2,7 mld l’anno

(di Gianluca Pacella) Indiscusso simbolo del Made in Italy, la pizza è tra le le ricetta più conosciute e amate al mondo, tanto da avere una festa internazionale dedicata: il World Pizza Day, il 17 gennaio.

Prova ne è il buono stato di salute del comparto che registra un fatturato di oltre 15 miliardi l’anno, secondo un’analisi Coldiretti; con un’occupazione nel settore stimata in 100.000 addetti a tempo pieno e altrettanti 100.000 nel weekend.

E non è da meno la produzione: solo in Italia, sottolinea la confederazione, si sfornano 2,7 miliardi di pizze all’anno, utilizzando 200 milioni di chili di farina, 225 milioni di chili di mozzarella, 30 milioni di chili di olio di oliva e 260 milioni di chili di salsa di pomodoro.

La Pizza Margherita – secondo analisi dell’organizzazione agricola – resta la più consumata, mentre, a livello planetario, gli americani sono i maggiori consumatori con 13 chili a testa. In Europa gli italiani sono in testa con 7,8 chili all’anno, seguono spagnoli (4,3), francesi e tedeschi (4,2), britannici (4), belgi (3,8), portoghesi (3,6) e austriaci che, con 3,3 chili di pizza pro capite annui, chiudono la classifica.

Soddisfacente anche l’andamento degli ordini della pizza, sulla base di elaborazione del food delivery Just Est: nel 2023, in Italia, sono quasi 5,5 milioni di chili per un totale di oltre 5.800 chilometri, “una distanza – sottolineano – che equivale ad arrivare da Roma al Polo Nord”. Le pizze più ordinate a livello nazionale sono state la pizza margherita, la diavola e la capricciosa. Nelle preferenze delle più innovative sono invece registrate scelte carnivore indirizzate alla pizza ai wurstel, con la salsiccia e con prosciutto o vegetariane come la pizza bufala, quattro formaggi, la marinara e la quattro stagioni. L’iniziativa mondiale è un’occasione, a prescindere dalle preferenze personali (Farina 00 o carbone vegetale, lievitazione classica o lenta, cottura che spacca il minuto nel forno a legna o in forni moderni, cornicione ripieno o senza, proposte tradizionali o evoluzioni contemporanee) di provare e degustare diverse proposte, dalla versione gourmet a quella più tradizionale e classica, e curiosità, come ad esempio il cubo di pizza ripieno di Amatriciana di Mauro Pedone o la confermata Margherita (Pomodoro San Marzano Dop, fiordilatte di Napoli, Grana Padano, basilico riccio napoletano, olio extra vergine d’oliva fruttato intenso) di Diego Vitagliano, il pizzaiolo n.1 al mondo per la 50 Top Pizza World 2023.

Red Ansa

L'informazione completa