Torino incorona i migliori panettoni d’Italia: 35 gli artigiani in gara

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Il 25 e il 26 novembre torna l’evento «Una Mole di Panettoni»

Anche quest’anno Torino diventa per un fine settimana la capitale italiana del dolce natalizio per eccellenza. Il 25 e il 26 novembre torna, all’hotel Principi di Piemonte, «Una Mole di Panettoni», la manifestazione organizzata da Dettagli Eventi che riunisce i migliori «lievitisti» della pasticceria italiana scelti fra quelli che rispettano rigorose regole di qualità, ossia l’utilizzo di lievito madre e l’esclusione di qualsiasi tipo di additivo chimico. Un mercato, quello dei grandi lievitati natalizi, che in Italia vale 707 milioni di fatturato, di cui 100 milioni del settore artigiano

Sono 35 gli artigiani in concorso e tre le categorie: miglior panettone tradizionale scuola milanese (alto senza glassa), miglior panettone tradizionale scuola piemontese (basso con glassa) e miglior panettone creativo. I dolci saranno valutati in base a criteri come il giusto peso, aspetto generale, forma, aroma, cromia, alveolatura, palatibilità, acidità, retrogusto, cottura, glassa per il piemontese e farcitura per quello creativo. Durante l’evento sarà presente un ‘bar solidale’ grazie alla onlus di Luca Argentero e Beniamino Savio, ‘1 Caffe’, e sono in programma 5 degustazioni guidate al giorno.

I visitatori potranno compiere un “viaggio gourmet” attraverso l’Italia apprezzando gusto, forme e profumi del dolce considerato, giustamente, il “Re del Natale”; nello stesso tempo, potranno acquistare i panettoni – al prezzo di 30€ al kg – e scoprire i segreti dei protagonisti del concorso che si racconteranno con la loro presenza e con le loro creazioni di alta pasticceria. Con l’acquisto online sul sito www.unamoledi.it sarà possibile acquistare i biglietti d’ingresso e riservare la fascia oraria desiderata (slot di 30 minuti) fino a esaurimento posti. Il biglietto è acquistabile anche presso la biglietteria dell’evento ma l’accesso alla manifestazione tramite l’acquisto online sarà comunque prioritario.

Redazione La Stampa

 

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