Entra nella manovra la proposta di FI per un codice identificativo nazionale per gli affitti brevi. Confermato l’aumento al 26% dell’aliquota dalla seconda alla quarta casa messa in affitto fino a 30 giorni, specificando che per la prima resta al 21%.
Il testo della manovra 2024 approderà oggi in Parlamento, dopo il drafting e l’ok del Capo dello Stato. «Le forze di maggioranza hanno confermato la volontà di procedere speditamente all’approvazione della Legge di Bilancio, senza pertanto presentare emendamenti. Il governo terrà conto con grande attenzione del dibattito parlamentare e delle considerazioni delle forze di maggioranza ed opposizione». Così Palazzo Chigi in una nota dopo il vertice dei leader di maggioranza con Giorgia Meloni.
Palazzo Chigi: giù la pressione fiscale sul ceto medio-basso
«Dall’incontro è emersa la grande compattezza e determinazione delle forze di maggioranza che ha consentito di varare una manovra finanziaria improntata alla serietà e alla solidità dei conti pubblici, che nonostante il contesto difficile riesce a ridurre la pressione fiscale sul ceto medio-basso, a sostenere le famiglie e i lavoratori» continua la diffusa al termine della riunione di maggioranza «presieduta dal Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, alla quale hanno partecipato i ministri e vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, il ministro Giancarlo Giorgetti, il viceministro Maurizio Leo, i sottosegretari Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari, l’on. Lorenzo Cesa dell’Unione di Centro e l’on. Maurizio Lupi di Noi Moderati».
Intesa sugli affitti brevi, passa il codice identificativo
Entra nella manovra la proposta di FI per un codice identificativo nazionale per gli affitti brevi. Lo apprende l’Ansa da fonti di maggioranza e di governo al termine del vertice sulla manovra che ha confermato l’aumento al 26% dell’aliquota dalla seconda alla quarta casa messa in affitto fino a 30 giorni, specificando che per la prima resta al 21%. C’è l’impegno di destinare il gettito derivante – circa un miliardo di euro secondo stime circolate nella riunione – alla riduzione delle tasse sulla casa
I malumori di Forza Italia
Le perplessità di FI si estendono ad altri aspetti: la fine del regime agevolato e il ritorno dell’Iva al 22% per i pannolini, l’aumento delle tasse sulla vendita delle case ristrutturate con il Superbonus e il taglio al canone Rai per il 2024 da 90 a 70 euro (parzialmente compensato da un contributo da 430 milioni, erogato in tre rate a gennaio, marzo e giugno), rivendicato soprattutto da Matteo Salvini.
Commissione Bilancio convocata martedì
In attesa che il governo invii la manovra alle Camere, è già stata convocata in via preventiva la commissione Bilancio del Senato, da dove comincerà l’iter parlamentare. La prima seduta è prevista per martedì alle 13.30. Al momento viene indicato come unico relatore il presidente della commissione, il senatore di FdI Nicola Calandrini, per la fase relativa al parere da inviare al presidente del Senato Ignazio La Russa. Una volta aperta la sessione di bilancio il relatore potrebbe cambiare, anche se in ambienti di maggioranza circola la convinzione che Calandrini manterrà il ruolo e che successivamente possa aumentare il numero dei relatori. Per la manovra dell’anno scorso, la prima del governo Meloni, erano tre, in rappresentanza di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia.
Premierato, trovato accordo: venerdì testo in Cdm
A quanto si apprende, nel vertice di maggioranza appena conclusosi a Palazzo Chigi sarebbe stato trovato l’accordo anche sulle riforme, ovvero sul capitolo del premierato. Il testo, spiegano fonti di governo, arriverà venerdì in Cdm come da attese.
Redazione Il Sole24Ore