Mattarella: ‘La violenza sulle donne è una barbarie sociale’

'Impegno educativo contro concezioni miserabili dei rapporti'

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“Non c’è libertà quando una persona è vittima di molestie e violenze fisiche o morali” la riflessione del Capo dello Stato. Serve “un’azione più consapevole di severa prevenzione, concreta e costante”

Non è la prima volta che il presidente della Repubblica parla del tema della libertà e delle donne. Ma la lettera pubblicata stamani sul Corriere della Sera, in occasione della rassegna Tempo delle Donne, ha una prospettiva particolare perché arriva il giorno dopo l’ennesimo femminicidio, quello di Marisa Leo, 39 anni, uccisa dall’ex a Marsala.

Il testo integrale della lettera di Mattarella

Desidero rivolgere il mio più cordiale saluto agli organizzatori, ai relatori e a tutti i partecipanti al Tempo delle Donne, giunto quest’anno alla decima edizione.

Il tema della libertà

Il centro della vostra riflessione, quest’anno, è la libertà, diritto inalienabile di ogni persona, fondamento degli Stati e delle società, a partire dalla nostra Repubblica. Si tratta di una scelta fondamentale – che caratterizza la nostra Repubblica dalla approvazione della nostra Costituzione – ma anche impegnativa. Perché libertà e diritti non sono una conquista irreversibile, ma richiedono un continuo e lungimirante sforzo di tutela, di rinnovamento, di inclusione.

Il valore della libertà, l’aspirazione a svilupparla si sono estesi negli anni, grazie anche al ruolo propulsivo delle donne, capaci di portare la loro specifica e concreta sensibilità sui temi dei diritti. Ma tuttora, e in tutto il mondo, la libertà è minacciata da discriminazioni, violenze, disuguaglianze. Nelson Mandela scriveva che «essere liberi non significa solo sbarazzarsi delle proprie catene, ma vivere in un modo che rispetta e valorizza la libertà degli altri».

Non vi è vera libertà quando una conquista si ottiene a scapito di altri, producendo esclusioni o emarginazioni. Non c’è libertà in quei regimi che soffocano le naturali richieste delle donne a una effettiva parità, alla libertà nelle decisioni che riguardano la propria vita, che escludono parte rilevante della popolazione dall’istruzione e dal mondo del lavoro. Non c’è completa libertà quando non sono garantiti a tutti i cittadini pari condizioni di crescita e di sviluppo. Non c’è libertà, oggi, quando una persona è vittima di molestie e violenze fisiche o morali.

Il tema della violenza contro le donne

La violenza contro le donne in Italia, in questi ultimi mesi, ha continuato a manifestarsi con numerosi casi di assassinio e di stupro. Questa intollerabile barbarie sociale richiede un’azione più consapevole di severa prevenzione, concreta e costante. A questa si deve affiancare, nell’intera società, un impegno educativo e culturale contro mentalità distorte e una miserabile concezione dei rapporti tra donna e uomo.

La forza e la cultura delle donne, fondamentali per l’Italia

Abbiamo oggi bisogno più che mai della forza e della cultura delle donne, che con le loro lotte, il loro impegno, la loro originalità hanno indotto e talvolta costretto le società moderne a ripensare stili, modelli e organizzazioni, contribuendo all’affermazione del valore universale della libertà.

Le donne hanno cambiato la politica, la cultura e la società. E continueranno a farlo, in questa stagione in cui sfide decisive impegnano l’Italia, l’Europa e il mondo intero sulla frontiera della pace, dello sviluppo, dei cambiamenti climatici, dell’occupazione e della riduzione delle disparità.

Sono certo che il laboratorio costituito dal Tempo delle Donne produrrà, come nelle precedenti edizioni, idee, proposte, riflessioni, sollecitazioni utili al rinnovamento della società e alla promozione della piena libertà. Con questa convinzione invio i miei auguri più intensi di buon lavoro.

Redazione TG La7

 

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