Raccolta soldi per non udenti e ipovedenti, la truffa

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Due giovani senza badge che girano in città segnalati sui social

L’appello arriva dai social. «Fate attenzione a chi date i soldi». E’ un residente di Aprilia che con un post vuole avvertire di fare attenzione a due giovani che da qualche giorno girano per la città a nome di qualche associazione Non Vedenti. La coppia secondo quanto racconta l’autore del post, invita a firmare una raccolta firme per una qualche battaglia a favore di ipovedenti e non udenti. Contestualmente alla firma si chiede anche il versamento di una offerta.

«Ma si presentano a nome dell’associazione e poi non hanno badge identificativo e qualsivoglia autorizzazione, chiedono dati e firme (per avvalorare l’azione) e offerte. Non ne date. I due sentono e parlano, ieri gli ho solo nominato i Carabinieri e sono scappati. Fate attenzione».
Controllare i tesserini identificativi e magari anche i documenti dell’associazione è una cosa che non tutti effettuano. Oggi purtroppo, proprio a causa di reiterati tentativi di truffa, anche l’operato di vere associazioni e di veri volontari, è a rischio. Facendo leva sullo spirito di solidarietà infatti, i malintenzionati spesso finiscono per superare ritrosie e diffidenze.

L’invito da parte della Forze dell’ordine è di diffidare da chi si mostra ritroso a fornire informazioni dettagliate. «Per convincere le persone, in particolare quelle più anziane, i malviventi mostrano un falso certificato che attesta la loro disabilità… Sembra tutto regolare, anche grazie all’utilizzo di falsi moduli, in italiano e inglese, che dovrebbero certificare l’autenticità della beneficenza. In realtà le somme donate dai cittadini di buon cuore, che cadono nel raggiro, finiscono nelle tasche dei truffatori, che si appropriano anche dei dati sensibili che le vittime scrivono sui moduli, regolarmente firmati. In alcuni casi i malviventi si mostrano anche molto aggressivi nei confronti di coloro che tentano di opporsi alle insistenti richieste di denaro, come dimostrano alcuni recenti fatti di cronaca».

Di fronte a situazioni del genere il consiglio è di allertare le forze dell’ordine e di non consegnare soldi né firmare fogli.

 

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