Cgil, governo cieco e sordo davanti alla povertà

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La ministra Marina Calderone continua a rassicurare che non ci sarà nessuna bomba sociale, ma la verità è che il governo, nella sua foga ideologica, sta lasciando le persone sole nella loro disperazione”. Ad affermarlo la segretaria confederale della Cgil, Daniela Barbaresi.

“In queste settimane estive – sottolinea la dirigente sindacale – l’accanimento verso i poveri si è sostanziato anche con le affermazioni davvero incommentabili di diversi esponenti del governo: dalla ministra Calderone che, nel suo mondo incantato, non vede nessun allarme sociale, al ministro Lollobrigida che si vanta dei “successi” della Carta acquisti “Dedicata a te”, come se un contributo una tantum di 382 euro, meno di un caffè al giorno, possa essere una risposta sufficiente a chi si trova in difficoltà economiche”.

Per Barbaresi: “A partire dalla prossima legge di Bilancio è indispensabile realizzare un forte rafforzamento dell’infrastrutturazione sociale per rispondere ai bisogni crescenti e molteplici delle persone in condizioni di difficoltà e disagio. Ma soprattutto è necessario ripristinare uno strumento di sostegno al reddito che abbia carattere universale”. “In un Paese che si definisce civile, nessuno dev’essere lasciato solo e in particolare chi si trova in difficoltà. È responsabilità della Repubblica, come prevede la Costituzione, preoccuparsi di rimuovere le cause di diseguaglianze e povertà, indicatori di arretratezza e profonda ingiustizia sociale. Anche per questo, dopo una campagna capillare di assemblee in tutti i luoghi di lavoro e nei territori, il 7 ottobre saremo di nuovo in piazza a Roma per una grande manifestazione nazionale per indicare – conclude Barbaresi – La Via Maestra dell’attuazione della Costituzione”.

tn

Redazione Il Diario del Lavoro

 

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