Si fingevano sordomuti, però devono averlo sentito molto bene chi ha allertato le forze dell’ordine al telefono.
È per questo che un terzetto di giovani truffatori si è dato alla fuga dopo aver cercato di spillare qualche decina di euro all’interno dell’Ipercoop di Lugo. Nel primo pomeriggio di ieri, la banda (composta da due ragazzi e una ragazza e un quarto uomo che a bordo di una potente Audi RS6 con targa rumena li ha prelevati mentre scappavano lungo via Brignani) si è introdotta nel supermercato fermando alcuni clienti tra le corsie.
Dopo aver finto di essere sordomuti, a questi veniva mostrata una cartellina con dei fogli (nei quali figuravano i marchi di onlus europee) dai quali iniziava una fastidiosa opera di convincimento a donare qualcosa.
Un cliente, insospettito da quella presenza al posto del tradizionale banchetto esterno usato da molte associazioni, ha chiesto al personale del supermercato se fossero autorizzati, ricevendo risposta negativa. Allertata la sicurezza interna il gruppo si dirigeva verso l’uscita, ma un cliente decideva di seguirli per chiedere informazioni, filmandoli e fotografando i due uomini. Della ragazza si erano perse le tracce.
Quando l’uomo ha stoppato il video per comporre il 112 i due hanno capito che il loro piano criminale era fallito. Sono dunque usciti dal centro commerciale e, sempre facendo finta di non sentire, si sono allontanati, prima ad andatura normale poi iniziando a correre e distanziando chi aveva allertato i carabinieri.
Pochi secondi prima di essere prelevati dal bolide guidato dal complice, uno di loro ha strappato i fogli che usavano per fingersi referenti delle associazioni buttandoli in un tombino e ingiuriando chi li seguiva. Tuttavia, quei rimasugli di carta sono rimasti ancora lì dentro.All’arrivo dei militari, prontamente intervenuti, la banda però era già fuori città. In quei minuti, infatti, una seconda pattuglia dei carabinieri aveva incrociato quell’auto che un po’ di sospetti li aveva destati.Solo una decina di minuti dopo si è appreso che era la stessa su cui il quartetto aveva deciso di cambiare città e tentare la medesima truffa.