Quali sono i farmaci diventati “introvabili” in Italia

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L’Agenzia Italiana del Farmaco ha pubblicato l’ultimo aggiornamento che contiene l’elenco dei farmaci temporaneamente carenti in Italia: quali sono

In Italia ci sono circa 3.200 farmaci “introvabili”: è quanto emerge dall’ultimo aggiornamento dell’AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco che pubblica costantemente, sul proprio sito ufficiale, la lista dei farmaci temporaneamente carenti.

La carenza di medicinali di uso comune nel nostro Paese, in un periodo ad alta diffusione influenzale, è causata da diversi fattori, a cominciare dalla guerra tra la Russia e l’Ucraina e i conseguenti problemi produttivi legati alla crisi energetica e alla scarsità di materiali per il packaging, come il vetro e l’alluminio.

Il picco della stagione influenzale e l’onda lunga del Covid che interessa anche i Paesi produttori di principi attivi come la Cina e l’India, complica ulteriormente la situazione, contribuendo alla scarsità di farmaci. La Federazione dei farmacisti, già durante la primavera del 2022, aveva lanciato l’allarme, denunciando l’indisponibilità di diversi medicinali antinfiammatori.

I FARMACI TEMPORANEAMENTE CARENTI IN ITALIA: QUALI SONO

Sulla base dell’elenco pubblicato dall’AIFA e aggiornato al 5 gennaio 2023, tra i farmaci difficili da reperire ce ne sono diversi molto comuni come l’Augmentin, uno degli antibiotici ad ampio spettro di maggiore diffusione, l’Aspirina, l’Amoxicillina, il Clenil per aerosol, il Malox, lo sciroppo Mucosolvan e le caramelle per la gola Neo Borocillina.

Tra i farmaci temporaneamente “introvabili” troviamo anche: il Fluifort, il Gaviscon, l’Ibuprofene Lasix, l’antinfiammatorio Nurofen, i gastroprotettori Omeprazolo e Pantoprazolo e anche la Tachipirina. In generale nelle farmacie italiane scarseggiano alcuni dei farmaci più utilizzati come antinfiammatori, antipiretici, diversi tipi di antibiotici, cortisonici per l’aerosol, prodotti per la tosse, ma anche farmaci antipertensivi e antiepilettici.

Andrea Mandelli, il presidente della Fofi, la Federazione degli Ordini dei farmacisti Italiani, ha commentato così la situazione che è venuta a verificarsi nel nostro Paese: “Si tratta di una questione complessa che riguarda da vicino la salute delle persone – ha spiegato Andrea Mandinelli in un intervento a Radio Capital – per questo va affrontata al più presto e secondo una visione di sistema, tenendo conto dell’attuale contesto economico ed energetico che incide sui costi di produzione e distribuzione dei farmaci, beni per i quali non sono possibili fluttuazioni del prezzo che è deciso dallo Stato”.

Il presidente della Fofi ha comunque rassicurato i cittadini nonostante il lungo elenco di farmaci difficili da reperire secondo l’ultimo aggiornamento del 5 gennaio 2023: “Mi preme sottolineare che i cittadini non vengono mai lasciati soli i farmacisti restano un punto di riferimento insostituibile per informare e orientare i pazienti, ance suggerendo l’utilizzo di farmaci equivalenti e alternative della stessa classe terapeutica”.

L’AIFA, Agenzia Italiana del Farmaco, aggiorna e pubblica costantemente, sulla pagina del portale istituzionale, la lista dei farmaci temporaneamente carenti. L’elenco contiene diverse informazioni: il nome commerciale del farmaco carente, il principio attivo, la forma farmaceutica, la confezione e il nominativo dell’Azienda titolare dell’AIC, la data di inizio e di presunta conclusione della carenza, l’esistenza di equivalenti e le motivazioni che determinano la carenza.

Contestualmente l’AIFA pubblica anche l’elenco dei medicinali che non possono essere sottratti alla distribuzione e alla vendita al fine di garantire una fornitura di farmaci sufficiente a rispondere alle esigenze di cura sull’intero territorio nazionale.

 

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