Niente Canone Rai in bolletta dal 2023: cosa potrebbe cambiare

È stato accolto l’impegno che l’Italia aveva con l’Ue. L’Unione europea aveva definito “onere improprio” il pagamento inserito nelle bollette. L’approvazione dell’ordine del giorno ha però solo carattere accessorio rispetto al decreto Bollette su cui si deve ancora dliberare

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Dal 2023 il canone Rai potrebbe non essere più nella bolletta elettrica.

Il 13 aprile è stato approvato l’ordine del giorno al decreto energia presentato da Maria Laura Paxia del gruppo misto

Inizialmente accettato dal Governo come raccomandazione e poi accolto con riformulazione, si prevede “di adottare misure normative dirette a scorporare dal 2023 il canone Rai”. In Aula era presente Vannia Gava, sottosegretaria per la Transizione ecologica

Maria Laura Paxia ha evidenziato come, in questo modo, si dà “seguito all’impegno che l’Italia aveva con l’Ue di scorporare il canone Rai” in quanto onere improprio

In realtà, l’ordine del giorno non è vincolante per il Governo e, secondo viale Mazzini, togliere il pagamento del canone dalla bolletta, metterebbe a rischio la certezza sulle entrate

I timori dell’amministrazione Rai sono di perdere introiti che renderebbro ancora più difficile la tenuta dei conti della tv pubblica, già con una posizione finanziaria netta in rosso per 604 milioni a fine 2020

L’odg approvato ha carattere accessorio rispetto al decreto Bollette su cui dovrà deliberare l’Assemblea o una Commissione. Fonti di Governo hanno già messo in evidenza che si tratta solo di un ordine del giorno e non c’è ancora nulla di deciso

Il canone Rai per uso privato è stato inserito nella bolletta elettrica dal luglio del 2016. L’importo di 90 euro viene rateizzato di 10 tranche mensili da 9 euro ciascuna, da pagare da gennaio a ottobre

A pagare l’importo è ogni cliente intestatario di un’utenza di energia elettrica nell’abitazione di residenza. Il canone viene quindi addebitato a ogni famiglia, indipendentemente dal numero di televisioni possedute

Si può pagare il canone Tv anche con addebito diretto sulla pensione, basta fare richiesta al proprio ente pensionistico entro il 15 novembre dell’anno precedente. Per esempio, con una richiesta entro il 15 novembre 2022, si pagherà la quota con addebito sulla pensione dal 2023

L’agevolazione, però, riguarda tutti i cittadini, titolari di abbonamento alla televisione, con un reddito di pensione non superiore a 18.000 euro. Esonerati, invece, dal pagamento del canone Rai sono coloro che non possiedono un televisore o un apparecchio che riceve segnale radiotelevisivo e chi ha più di 75 anni e reddito non superiore a 8.000 euro

 

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