A Venezia, dopo due anni di profonda crisi, sono ritornati i turisti internazionali: l’economia primaria della città. Solamente a Pasqua hanno raggiunto la laguna in 140mila, mentre più di 100mila nel giorno di Pasquetta hanno visitato l’incredibile città sull’acqua veneta. Numeri incredibili, paragonabili solamente ai flussi turistici pre-Covid.
Così, in attesa dell’apertura dell’attesa Biennale Arte in programma sabato, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha annunciato limitazioni attese da tempo: entro l’estate, infatti, per visitare Venezia ci sarà l’obbligo di prenotazione per chi arriva in centro storico. L’idea, caldeggiata da anni, cerca di porre un limite all’assalto dei turisti in una delle città italiane più fragili e preziose.
A Venezia la calca e il flusso infinito di turisti sono una costante. Ricorrenti, infatti, le immagini di bivacchi, bolge e calche. L’idea, che dovrebbe strutturarsi entro l’estate con una semplice prenotazione, lascerà il posto entro l’anno prossimo a un vero e proprio ticket per visitare la città. Dal Comune di Venezia hanno in mente una piattaforma informatica per registrare le generalità di chiunque entri in laguna, veneti compresi. Per gli abitanti della regione non verrà richiesto questo contributo. Il progetto è qualcosa di innovativo a livello mondiale. “Questa è la strada giusta – ha dichiarato il sindaco – e oggi l’hanno capito in tanti. Saremo i primi al mondo in questa difficile sperimentazione”.
Questo ticket darà incentivi e disincentivi sui prezzi di servizio con agevolazioni sui tempi di attesa di musei, mezzi pubblici e altro. Per chi pernotterà negli alberghi veneziani, invece, sarà esonerato dal costo di prenotazione del biglietto.