UDINE. «Desideriamo aprire un centro internazionale per bambini poveri. Grazie mile». Un italiano zoppicante, una traduzione tedesca ancor più claudicante. Sul modulo anche lo spazio per indicare il nome di eventuali benefattori e l’importo versato alla causa. Un meccanismo oliato, ai limiti della truffa, che ha insospettito però una delle persone agganciate sabato 31 luglio tra via Canciani e piazza Matteotti da un gruppetto di giovani (uomini e donne, descritti come provenienti dall’Est europeo): è nata così l’operazione della Squadra Volante della questura che ha portato alla denuncia di una diciassettenne romena senza fissa dimora, che dovrà ora rispondere di accattonaggio molesto.
L’intervento delle volanti poco prima del mezzogiorno di sabato 31 luglio, dopo la richiesta d’intervento di un uomo che era stato avvicinato proprio dalla minorenne: fingendosi sorda, a gesti aveva cercato di convincerlo a lasciare un’offerta per la costruzione di un centro per bambini non udenti. Assieme a lei c’erano anche altri uomini e donne, tutti giovani, secondo la descrizione dell’autore della segnalazione. A supporto della richiesta di contributo un foglio formato A4, con le bandiere tedesca, italiana e il logo dell’Association Tourisme & Handicap, sodalizio francese naturalmente estraneo all’iniziativa del gruppo.
Gli agenti hanno colto in flagrante la ragazzina, che gesticolando stava cercando di convincere un uomo a consegnarle dei soldi. La diciassettenne è stata fermata, identificata e portata in questura, dove è stata denunciata per accattonaggio molesto: alla giovane sono stati sequestrati sia il volantino che utilizzava per turlupinare i passanti sia 45 euro, con tutta probabilità provento dell’attività di elemosina della mattinata. Al termine degli accertamenti la giovane è stata affidata alla sorella.