San Teodoro, finta sorda tenta di truffare turista sorda: l’appello

L'appello di una giovane turista

0
417 Numero visite

Olbia. La truffa dei finti sordi ora è approdata anche in Gallura.

di Angela Galimberti

Diffusissima in tutto lo stivale, tale truffa da qualche tempo viene segnalata anche nell’isola e in particolare nel nostro territorio. Tre, in particolare, le segnalazioni pervenute in redazione: una da Olbia, una da San Teodoro e una da Palau. Per impietosire, tali persone utilizzano la sordità per racimolare soldi oppure firme per petizioni che non hanno nulla a che vedere con chi è sordo per davvero.

A raccontarci uno di questi episodi è una ragazza sorda che è in vacanza in Gallura da qualche giorno, precisamente a San Teodoro. “Ero seduta al bar con la mia famiglia, quando si è avvicinata una ragazza con un foglio. In questo foglio vi era il simbolo dell’Unione e una dicitura sulla tutela delle persone non udenti. Poi la ragazza si è spacciata per muta e le ho chiesto di dov’era con la lingua dei segni ed è rimasta attonita, sotto shock, perché ha capito che aveva di fronte una persona sorda che conosceva la Lis mentre lei stava solo prendendo in giro. Quando ha capito questo è scappata”, ha raccontato a Olbia.it la giovane turista. “Voleva delle firme, ma è una truffa. Vorrei che la gente sapesse di questo e che non firmasse o comprasse qualcosa da queste persone”, rincara la giovane.

Questo genere di truffe si stanno diffondendo anche in Sardegna: altri casi ci sono stati segnalati da Palau, ma anche a Olbia. Non è chiaro se siano le stesse persone, ma la modalità è simile o uguale. Lo stesso Ente Nazionale Sordi, due anni fa, ha lanciato un appello in questo senso: “Da anni circolano persone che si fingono sorde per ottenere denaro dai cittadini, per strada, sui treni, nei ristoranti e via dicendo. Purtroppo negli ultimi giorni questo fenomeno sembra si sia intensificato. Sono molte, infatti, le segnalazioni che ci sono arrivate da diverse parti d’Italia di persone che fingono di essere sorde per raccogliere soldi e firme in strada, promuovendo petizioni che nulla hanno a che vedere con le istanze dei veri cittadini con disabilità uditiva. Per convincere le persone a fidarsi mostrano spesso anche dei moduli, dei tesserini e delle raccolte firme. Invitiamo tutti ad essere prudenti.

La prima cosa da fare è non dare soldi né firmare nulla. Chiediamo poi, se possibile e facendo attenzione, di segnalare il fatto alle forze dell’ordine”, spiega l’Ente nel suo sito ufficiale.

“Questi fatti non solo sono danni per tutti i cittadini ma danneggiano l’ENS e la comunità sorda, da sempre impegnati in battaglie per la piena dignità del cittadino, per la sua piena inclusione sociale, emancipazione e determinazione e per l’accessibilità. È importante segnalare questi episodi per il bene di tutti. Grazie a tutti coloro che lo hanno già fatto”.

 

L'informazione completa