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Oggi Italia Monete rare: occhio la 100 lire vale 1.000 euro!

Monete rare: occhio la 100 lire vale 1.000 euro!

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I maggiori rendimenti arrivano dalle monete rare italiane conservate con una estrema cura e stampate intorno agli anni 50.

Il pregio della lira è facilmente riconoscibile non occorre necessariamente l’occhio minuzioso dell’esperto. Appare all’aspetto molto gradevole, ma soprattutto bisogna valutare 4 elementi essenziali, quali: il materiare utilizzato, il periodo storico a cui appartengono le monete rare, gli errori di conio, ossia gli errori di stampa e lo stato in cui è stata custodita.

di Antonella Tortora

Le monete rare ci portano alla ricerca del tempo perduto o del miglior rendimento? Beh, direi decisamente che si tratta, di due punti di vista molto intriganti e che tra le due alternative, la seconda sicuramente potrebbe essere molto più allettante.

È inutile negare che a volte basta solo stringere delle vecchie monete italiane tra le mani per respirare la tenue leggerezza del tempo passato. Un déjà-vu piacevole un tipico tuffo lontano senza essere troppo astratti. A chi non è capitato di trastullarsi con le monete giocherellando per non pensare o per trovare l’ispirazione per fare soldi? E se la capacità creativa di generare denaro la stringessi tra le dita? Se quella moneta da 100 lire che ogni tanto peschi nel borsellino non fosse solo un ricordo? Sappi che le monete rare italiane ti potrebbero rendere un bel gruzzoletto. Al di là del discorso affettivo legato alle lire italiane, non si può non sottolineare che le vecchie monete rare possono raggiungere delle quotazioni straordinarie, ossia possono fruttare bei soldoni.

Una guida sulle caratteristiche delle monete rare da 100 lire. Ti spiegheremo, quanto valgono le 100 lire e quanto potrebbero valere le tue 100 Lire.

Quali sono le monete rare e come riconoscerle?

Non tutti (forse) sanno che mischiate tra le monete del cassetto, nel portagioie o nel portafogli si sottrae alla vista un tesoro molto ricercato dagli appassionati e dai collezionisti. Le vecchie monete rare italiane si trovano, anzi ne sono molte di più di quello che possiamo solo immagine e il loro valore supera di gran lunga le migliaia di euro.

I maggiori rendimenti arrivano dalle monete rare italiane conservate con una estrema cura e stampate intorno agli anni 50. Il pregio della lira è facilmente riconoscibile non occorre necessariamente l’occhio minuzioso dell’esperto. Appare all’aspetto molto gradevole, ma soprattutto bisogna valutare 4 elementi essenziali, quali: il materiare utilizzato, il periodo storico a cui appartengono le monete rare, gli errori di conio, ossia gli errori di stampa e lo stato in cui è stata custodita.

Avvalendoci dell’esperienza del sito dedicato al settore delle MoneteRare procediamo alla ricerca del valore delle 100 lire.

Il valore delle 100 lire

Sappi che anche le 100 lire rientrano nelle monete rare dai valori e quotazioni molto importante. Infatti, una moneta da 100 lire può essere valutata pochi spiccioli quanto superare centinaia di euro. A influenzare le quotazioni sono diversi elementi. Il parametro predominante si riferisce alla qualità delle monete da 100 lire in FdC. In presenza di segni di usura, ovviamente subiscono un deprezzamento.

100 lire coniata nel 1955

Le 100 lire coniate nel 1955 sono le più apprezzate perché si riferiscono al primo anno di stampa in cui appare sulle monete Minerva. Basti pensare che la tiratura di questi esemplari in quell’epoca è stata di 8.600.000 pezzi.

Le monte da 100 lire del 1955 riprodotte con una testa d’Italia coronata di alloro rivolta a sinistra, la figura riprende dell’immagine di quelle di Siracusa risalenti al IV secolo a.C.

Nella parte capovolta troviamo l’immagine della dea Minerva. Tratti importanti da cui trae origine il nome della 100 lire, nonché il valore.

Le 100 lire datate 1955 possono raggiungere una quotazione del valore di circa 1.000 euro.

100 lire coniate nel 1955

Se nella scatola dei fazzoletti della nonna hai trovato una moneta da 100 lire coniata nel 1955 in perfetto stato di conservazione a Fior di Conio, sappi che possiedi una piccola risorsa finanziaria. Il valore di questa moneta così come descritto potrebbe raggiungere una quotazione del valore di circa 1.000 euro.

In questo caso, infatti parliamo di una 100 lire che rientra perfettamente nelle monete rare italiane e dal valore pregiato.

Seppure lo stato di conservazione dovrebbe attestarsi a SPL, ossia a una conservazione splendida, comunque mantiene la quotazione di valore di circa 75 euro.

100 lire coniate nel 1956

Le 100 lire Minerva coniate nel 1956 sono forse le più diffuse, la tiratura di questi esemplari in quell’epoca fu di 99.800.000 pezzi.

Sappiamo che le monete rare facilmente trovabili perdono di valore, nonostante tutto le 100 lire del 1956 potrebbero raggiungere un valore minimo 10 euro. Nello stesso tempo, la medesima moneta da 100 lire coniata nel 1956 in perfetto stato di conservazione a Fior di Conio potrebbe raggiungere una quotazione di circa oltre 100 euro.

100 lire coniate nel 1957

Le 100 lire Minerva coniate nel 1957 non lasciano insoddisfatti, la tiratura di questi esemplari in quell’epoca fu di 90.600,000 pezzi.

A fare la differenza sulla quantificazione del prezzo è lo stato di conservazione delle monete rare. Se la 100 lire del 1957 risulta “splendida”, in questo caso parliamo di moneta che è stata per un brevissimo periodo in circolazione e in cui tutti i rilievi sono pieni, integri classificata con l’abbreviazione SPL potrebbero raggiungere una quotazione di circa 45 euro.

Se, invece, la moneta da 100 lire coniata nel 1957 viene classificata FdC potrebbe raggiungere una quotazione del valore di circa 300 euro. Nello stesso tempo, le monete da 100 lire risalente al 1957 in cattivo stato di conservazione non raggiungono alcuna valutazione essendo di valore pari allo zero.

100 lire coniate nel 1958

Per le 100 lire del 1958 furono messe in circolazione nuove monete Minerve, la tiratura di questi esemplari fu 25.640.000 pezzi. In sostanza, venne messo in circolazione un numero ridotto di monete rispetto agli anni precedenti. Eppure, nonostante parliamo di monete abbastanza facili da trovare, se conservate in un ottimo stato a Fior di Conio la quotazione potrebbe raggiungere un valore di circa 700 euro.

Nello stesso tempo, le monete da 100 lire risalente al 1958 in cattivo stato di conservazione non raggiungono alcuna valutazione apprezzabile essendo di valore pari a pochi spiccioli.

100 lire coniate nel 1974

Le 100 lire coniate nel 1974 sono commemorative essendo riservate al centenario della ricorrenza della nascita di Guglielmo Marconi.

Da un lato appare infatti il volto raffigurante Guglielmo Marconi avvolto dalla dicitura REPVBBLICA ITALIANA, riporta anche la firma dell’ideatore Monassi. Dall’altro lato, è stata riprodotta l’antenna della ricetrasmittente creata da Guglielmo Marconi, infine troviamo la dicitura risalente al centenario con le date di nascita e morte (1874-1974), in chiaro appare il valore della moneta con l’incisione L.100 e la dicitura in caratteri maiuscoli “Guglielmo Marconi”.

In questo caso, parliamo di una riproduzione di 50milioni di pezzi, per questo motivo, sono molto deprezzate, anche se in con l’abbreviazione FdC valgono solo qualche euro.

Tuttavia, nei 50.000.000 esemplari sono state coniate delle 100 lire 1974 di “prova”, riprodotte sia in materiale in Acmonital, che con materiale in Argento. In questo caso parliamo di monete rare, molto più apprezzabili dagli appassionati e dai collezionisti.

Basti pensare che una 100 lire 1971 in Argento con l’abbreviazione che riconduce a una classifica R2, ossia rarità potrebbe raggiungere una quotazione del valore di circa 350 euro.

100 lire coniate nel 1979 dedicate alla FAO

Le 100 lire coniate nel 1979 sono commemorative essendo riservate alla Giornata della FAO, la tiratura di questi esemplari fu 100.000.000 pezzi.

Da un lato appare una testa di fanciulla con una treccia, dall’altra sinistra appare la dicitura “REPVBBLICA ITALIANA”. In fondo il nome dell’aurore Giandomenico.

Dall’altra parte al rovescio è stata raffigurata una mucca che allatta il vitello infondo la dicitura in caratteri maiuscoli “nutrire il mondo”. In chiaro appare il valore della moneta con l’incisione 100 LIRE 1979. Infondo l’acronimo FAO.

Il valore di queste monete rare in condizioni FdC si aggira intorno ai 2 euro.

100 lire coniate nel 1981 dedicate all’Accademia Navale di Livorno

Le 100 lire coniate nel 1981 sono commemorative essendo stampate per festeggiare il centenario dell’Accademia Navale di Livorno, la tiratura di questi esemplari fu di 39.500.000 pezzi.

Sulla parte dritta M. Vallucci ha raffigurato un timone e ancora. Dall’altra parte, al rovescio troviamo la bandiera della Marina Militare italiana in basso l’edificio dell’Accademia Navale di Livorno, infine sono state riportate le date risalenti al periodo 1881-1981 e la dicitura in caratteri maiuscoli “centenario Accademia Navale di Livorno”.

Il valore di queste monete rare si aggira intorno ai 2 euro.

100 lire coniate nel 1990

Le 100 lire coniate nel 1990 si differenza dalle altre per la riduzione delle dimensioni, la tiratura di questi esemplari fu di 324.000.000 pezzi.

Le monete da 100 lire prodotte nel periodo tra il 1990 e fino al 1992 furono coniate per un periodo temporale molto limitare, perché le dimensioni piccole le rendevano fastidiose.

100 lire coniate nel 1993

Le 100 lire coniate dal 1993 e sino all’anno 1999, la tiratura di questi esemplari fu di 911.507.200 pezzi. Furono prodotte monete da 100 lire in materiale leghe in cupronichelio, con nuove illustrazioni a opera dell’autore Laura Cretara.

Nella parte dritta è stata riprodotta la testa di donna Turrita con il viso adornato da ciocche di capelli attorcigliate a elica. Nella parte sottostante oltre al nome della creatrice vi sono raffigurate due stelle a 5 punte.

Dall’altra parte appare la dicitura riportante il valore 100 lire, al centro in un cerchio. Percorrendo il fianco del cerchio appare un gabbiano e un delfino. Un segno chiaro rivolto alla forza di libertà intercorrente tra il cielo e il mare, mentre la raffigurazione del ramo d’ulivo e della spiga di grano sono segni che esprimono i caratteri della pace e della libertà.

In linea generale, non rientrano proprio nelle monete rare essendo molto reperibili, per questo motivo, il loro valore potrebbe raggiungere circa i 7 euro, in base allo stato di manutenzione.

Tuttavia, è possibile trovare delle monete rare da 100 lire coniate nel 1993 che riportano delle diversità, in particolare la testa della donna appare più piccola e il nome della creatrice è collocato in una posizione differente. Ecco, perché queste monete rientrano tra quelle Rare. Non si esclude che gli esemplari in circolazione si attestano tra i 100.000 e i 400.000 pezzi.

Le 100 Lire che riportano le diversità della Turrita Testa Piccola acquisiscono un valore di quotazione diverso, basti pensare che il 14 Maggio del 2011 un pezzo di moneta da 100 lire in FDC raggiunse all’asta una quotazione di 196 euro.

Il base allo stato di conservazione un appassionato potrebbe valutare tali monete rare a circa 60 euro.

100 lire coniate nel 1995 dedicate alla FAO II

Le 100 lire coniate nel 1995 sono commemorative essendo riservate alla celebrazione del 50esimo festa della FAO, la tiratura di questi esemplari fu 100.000.000 pezzi di diverse versioni.

Da un lato appare la riproduzione delle 100 lire “Italia turrita”, mentre dall’altra parte è stato riprodotto il valore 100 attorcigliato con un ramo d’ulivo e una spiga di grano.

Su una scenografica in cui si rifà al globo terrestre, dove al polo appare la figura del cinquantenario e sono state riportate le date 1945-1995.

Il valore di queste monete rare si aggira intorno ai 2 euro.

100 lire di carta

Delle 100 lire di carta del Regno d’Italia troviamo 2 versioni. La prima risale al 1874, per cui parliamo delle 100 lire di carta stampate nel 1874 il cui colore era azzurro e il valore della moneta riportato al centro, mentre sul fronte appare un’effige di donna. Successivamente venne emessa un’altra banconota da 100 lire nel 1897 il cui colore era marroncino.

La Banca d’Italia nel periodo temporale fascista diede vita a 3 diverse versioni di banconote, tra queste la banconota da 100 lire del 1931. Inoltre, furono stampate delle banconote da 100 lire il cui colore appariva giallo paglierino.

 

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