Blitz notturno in piazza Erbe, alla statua del cantore della veronesità, che questa mattina si è svegliato con una serie di rime in dialetto attraverso cui esprime la sua contrarietà circa l’apertura del fast food Kfc alle sue spalle, tra la piazza e l’imbocco con via Cappello, annunciata dalla stessa catena americana già presente in città in altri due punti: all’Adigeo e in corso Milano.
«I m’ha dito che dedrio i me mete el polo fritto, quel vestio a stele e strisce che un pocheto el me tradisce», si sfoga “el Berto”, che prosegue: «Son rabià, fora de testa».
«Cari amici veronesi, voria ancora respirar quel profumo de pearà che te parla de onestà», si chiudono i versi sul cartello appeso alla statua, firmati “A.G. per Berto Barbarani”.
L’apertura di questo nuovo fast food è prevista entro l’estate ma sta già facendo molto discutere. La levata di scudi è arrivata da Flavio Tosi e dal movimento Traguardi che contestano l’opportunità di aprire questo tipo di attività nel cuore pulsante della città antica