Anche un solo episodio di abuso dei permessi concessi in base alla legge 104/92 (per assistenza a congiunti in condizioni di disabilità) regolarmente contestato può determinare il licenziamento del lavoratore.
E’ quanto ha sentenziato la Corte d’appello di Palermo, sezione per le controversie di lavoro, ribaltando la sentenza del giudice del lavoro del Tribunale di Marsala, che aveva giudicato “illegittimo” il licenziamento di una infermiera alla Casa di cura “Morana” di Marsala.
In primo grado, il giudice del lavoro aveva dato torto alla Casa di cura, ordinato il reintegro dell’infermiera e riconoscendo a questa un risarcimento di 3.593 euro. Oltre al datore di lavoro, propose appello alla sentenza anche la lavoratrice, lamentando un errore del giudice nel calcolo della somma.
Nella stessa struttura sanitaria privata di Marsala lavorava anche il marito, l’ex consigliere comunale Alfonso Marrone, anche lui già licenziato, con conferma in sede giudiziaria, in primo e secondo grado, per essersi assentato più volte dal posto di lavoro (era infermiere caposala) chiedendo permessi per partecipare a riunioni della commissione consiliare di cui faceva parte. Riunioni che, però, secondo l’accusa, disertava per fare altro. I licenziamenti scattarono nel novembre 2017.