Zaia proroga le misure Covid fino al 15 ottobre

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Il presidente della Regione Luca Zaia in diretta aggiorna sulla situazione del coronavirus in Veneto.

«Non siamo in emergenza. Abbiamo 45 focolai in Veneto. C’è incremento di positivi perché facciamo i tamponi di controllo, ma questo non significa focolai nuovi. Ci sono 132 positivi (131 migranti e un mediatore culturale) riscontrati nel Centro di accoglienza dell’ex Caserma Serena di Casier, nel Trevigiano, abbiamo beccato i 131 positivi perché avevamo trovato tre sintomatici. E per fortuna li abbiamo trovati lì, e abbiamo potuto isolarlil».

«Oggi farò l’ordinanza fino al 15 ottobre, che proroga le misure fino alla scadenza del Dpcm. Ma con una finestra dell’8 agosto, quando cioè sapremo se cambia qualcosa o no a livello nazionale». QUI IL TESTO DELL’ORDINANZA N. 81 DEL 31 LUGLIO

«Non c’è un contact tracing, quindi a Treviso non si sa se il virus è arrivato con un ospite, o se è stato preso qui da chi è uscito. Certo che bisogna distinguere, e lo fa anche l’Iss, tra focolai autoctoni e importati. E certo è che se non ci fosse stato il centro di accoglienza lì dov’è, non avremmo oggi 131 positivi in più».

«Le regole sulla quarantena sono uguali per tutti, Quindi nessuno deve uscire dalla caserma del centro accoglienza a meno che qualcuno non dica che fa la quarantena in un altro posto. I migranti si lamentano per l’isolamento? Non possiamo aver chiesto ai Veneti di stare chiusi in casa per mesi e adesso lasciare andare chi è positivo. Qui si decide se esiste lo Stato oppure no. Una cosa è ormai chiara: strutture come queste devono essere dismesse.

È ormai certificato che questo sistema di ospitalità è fallimentare, lo è socialmente, culturalmente, sanitariamente, economicamente, in tutti i sensi».

«Se non avessimo oggi questi contagi importati, potevamo ormai gestire una fase di convivenza senza problemi».

 

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