Il 20 giugno alle ore 20.00 a Poggio Rota, in Toscana, la performer Nora Lux porterà in scena una nuova performance del suo ultimo progetto UNUS MUNDUS in 6 stanze.
Coerente con i precedenti V.I.T.R.I.O.L.U.M. (2017-2019) e SOLVE ET COAGULA (maggio 2020), l’artista torna all’esplorazione dalle viscere terrene alle fornaci ardenti, ripensando ad un nuovo modo di performare ed entrare in contatto profondo con i luoghi in cui agisce.
La tragica emergenza sanitaria del Covid-19 e le successive settimane di lockdown, infatti, hanno portato inevitabilmente a ripensare il concetto stesso di arte e la sua fruizione. L’artista inizia così a riflettere su come poter comunicare le sue performance in modo originale e coerente con il momento storico, mettendolo subito in atto con SOLVE ET COAGULA (diviso in due momenti: Mutaforma Fase 1 e Fase 2).
Il nuovo modo di performare viene perfezionato nella seconda fase del progetto che coincide con la Giornata Mondiale della Biodiversità. Le immagini nella natura diventano performance online da condividere sincronicamente con il pubblico sulla piattaforma social di Facebook.
Si tratta di due dirette sincroniche su due canali differenti, realizzate con due smartphone ad inquadratura verticale che riprendono sullo stesso asse: uno in soggettiva “attaccato” al corpo dell’artista ed uno in campo lungo poco distante dalla scena. Il tutto, per una durata complessiva di 12 minuti.
Una terza ripresa, poi, riguarda il totale, e l’azione diventa documento stesso dell’opera: essere medium nei media.
Da questa nuova metodologia nasce il progetto UNUS MUNDUS in 6 stanze. Sei stanze in 6 mesi (una al mese) fino alla fine del 2020.
Azioni performative on line nella natura in concomitanza del Plenilunio, del Solstizio d’Estate e infine del Solstizio Invernale con il quale si chiude il progetto.
LE DATE
20 giugno ore 20.00 Stanza 1
3 agosto ore 20.00 Stanza 2
2 settembre ore 20.00 Stanza 3
1 ottobre ore 20.00 Stanza 4
30 novembre ore 20.00 Stanza 5
21 dicembre ore 20.00 Stanza 6
NOTE DEL’AUTRICE
“La Terra, la Pietra e gli Astri sono la scrittura oltre lo spazio e il tempo, in una connessione tra la terra, il cielo, e l’uomo. È attraverso le nozze tra l’alto e il basso che fluisce l’energia primordiale. Una memoria continua, infinita, attraverso gli elementi della natura selvaggia e salvifica.
Mi recherò sul luogo che rappresenta i Boschi Sacri Etruschi delle mie immagini, e al tramonto seguirò la posizione dei raggi solari attraverso le fessure tra una pietra e l’altra del cerchio megalitico, nella coscienza del tempo di ognuno e nella condizione ambientale che più ci appartiene.
Attraverso questa azione, su più livelli, chi guarda riflette sulla ripetitività della propria quotidianità, o al contrario sul grado di forza che si manifesta nel proprio tempo”.
(Nora Lux)
IL LUOGO DELLA STANZA 1: POGGIO ROTA (Toscana)
A pochi chilometri dal monte Tellere, sopra una collina che si affaccia sul fiume Fiora, si trova l’unico cerchio megalitico con funzione astronomica sul tipo di Stonehenge rinvenuto in Italia e in integro stato di conservazione. Ci troviamo di fronte il potere dei luoghi e degli elementi che durò fino in età Etrusca.
Non ci sono fonti storiche certe e attendibili su quale popolo abbia eretto il cerchio. Ciò che è certo, naturalmente, è che si tratta di una cultura avanzata, probabilmente i Pelasgi, i popoli del mare e dominatori delle rotte mediterranee.
Il sito venne scelto anticamente per la sua posizione rispetto al Monte Amiata. Infatti, sulla “sella” tra le due vette del monte nel III millennio a.C., era posizionata la stella di Thuban, stella Alpha della Costellazione del Drago che circa 2700 anni fa corrispondeva al polo nord celeste (considerata all’epoca la stella polare).
L’intera struttura è orientata in modo che la linea solstiziale attraversi il centro del monumento. Di fatto, ponendosi nel centro si ha di fronte un megalite appuntato che guarda verso nord-ovest. Nel momento del Solstizio, l’astro di luce splende perpendicolarmente sul megalite a punta per poi calare dietro di questo e tramontare oltre la sella tra due vette montane.
BIOGRAFIA
L’artista Nora Lux, fotografa e performer, negli anni, collabora con artisti del calibro di Felice Levini e Oliviero Rainaldi, espone in collettive al fianco di Claudio Abate, Dino Pedriali, Achille Pace, Gianfranco Notargiacomo, Marco Tirelli, Tommaso Cascella, Maurizio Mochetti e molti altri.
Espone e performa, tra gli altri, al Palazzo delle Esposizioni (Collettiva – Quadrato Nomade a cura di Donatella Pinocci, Donatella Giordano e Simone Martinelli ); alla Casa dell’Architettura (per una ricerca sulla specificità dell’arte femminile, Performance – V.I.T.R.I.O.L.U.M. III a cura di Anna Maria Panzera e Luisa Valeriani); al Museo Nazionale Etrusco (Personale – Gli Dei, il divino nell’antichità e nel presente a cura del CSPL Centro studi di Psicologia e Letteratura fondato da Aldo Carotenuto); al MACRO – Museo Nazionale d’Arte Contemporanea di Roma (Performance – V.I.T.R.I.O.L.U.M. IV a cura di Lorenzo Canova); al Palazzo Dei Congressi (Collettiva – Arte e Ambiente); a San Michele a Ripa, Ministero dei Beni Culturali Roma (Performance – Assenze); ai Musei Capitolini di Roma Centrale Montemartini (Collettiva – L’intimo mistico nell’opera a cura di Micol di Veroli, Francesca Barbi e Ferdinando Colloca); al Palazzo delle Scienze – Museo Nazionale Preistorico Etnografico Pigorini (Personale – Fatti fantastici del ghetto); all’Ara Pacis di Roma (Performance – Mater); al Palazzo Orsini di Formello (Personale – Forma Madre a cura di Pierluigi Manieri); al Palazzo dei Consoli di Gubbio (Collettiva – Io Klimt, Bellezza Splendore Oro a cura di Francesco Gallo Mazzeo); alla Mole Vanvitelliana di Ancona (Performance – Gino on My Mind); alla Core Gallery di Raffaele Soligo (Personale e Performance – V.I.T.R.I.O.L.U.M. a cura di Giancarlo Carpi); alla Galleria Canova 22 (Personale e Performance – Solve et Coagula Mutaforma in 2 Fasi a cura di Franz Prati e Plinio Perilli); alla Galleria Nazionale di Arte Contemporanea di Termoli (Premio Termoli Collettiva); al Palazzo Falconieri, Accademia D’Ungheria (Performance – V.I.T.R.I.O.L.U.M. II a cura di Francesca Pietracci); al Takeaway Gallery Electronic Art Cafè (Collettiva – Fotografia contemporanea e Ritratto a cura di Achille Bonito Oliva, Barbara Martusciello).