“Totò lo adoravo. Ci accomunava l’amore per gli animali. Parlavamo sempre di cani. Lui aveva creato un posto per proteggerli. Poi l’ho fatto anch’io: ho un rifugio per cani abbandonati a Trevignano Romano”. Franca Valeri, 100 anni il prossimo 31 luglio, recentemente ha ricevuto un David di Donatello alla carriera, che ha ricevuto nella sua casa di Roma, dove rispetta il lockdown insieme ai suoi animali.
In un’intervista a Tv, Sorrisi e Canzoni racconta la sua vita e i ricordi della sua lunga carriera. Cresciuta a Milano, nel quadrilatero della moda, l’attrice ricorda: ”Sono stata felice in via della Spiga, prima che arrivassero il fascismo e le leggi razziali”. Di quel periodo fu vittima, poiché il padre era ebreo: ”Mio fratello e mio padre fuggirono in Svizzera, mentre io e mamma restammo in campagna, nascoste in casa di amici. Un amico di mio padre lavorava all’anagrafe e mi fece avere una carta d’identità falsa. Ancora mi chiedo come sia riuscita a salvarmi. Fortuna”, ha raccontato la Valeri.
Su Alberto Sordi: ”Meraviglioso. Sembrava svagato ma era molto professionale e dedito al lavoro. Un grande compagna di scena”. Un’altra grande compagna di scena è stata Mina in varietà come Studio Uno. E sulle voci che circolavano sul fatto che non erano amiche la Valeri ha precisato: ”Non è vero. Era bellissima e ha una voce incredibile. Mi ricordo che in quegli anni della televisione non mangiava quasi nulla per restare magra. Che grande forza di volontà”.