Incendio a Sagliano. “Ustionate ma siamo vive, è bruciato tutto con me ho solo la borsa”

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Le parole della proprietaria. Danni ingenti alla struttura per il rogo di ieri sera, mercoledì 23 ottobre, che ha distrutto buona parte della casa oltre a tante speranze della donna e delle sue due figlie. Il sindaco: “Stiamo attivando le misure di sostegno alla famiglia”. Previsti tempi lunghi per poter rientrare nell’abitazione.

“Non mi è rimasto nulla, è bruciato tutto. Ho con me solo la mia borsa. Ma siamo vive”. Sono le parole in lacrime e ancora sotto shock di Ania Lulek, la donna di origine polacca che vive insieme alla sue due figlie di 18 e 20 anni a Sagliano. L’incendio di ieri sera ha distrutto la sua abitazione, un rogo al quale Ania non sa dare spiegazioni. “Credo sia partito dal sottotetto ma non mi spiego come -racconta-. La casa è di mia mamma ma ci abitiamo io e le mie due figlie, una delle quali non udente e viviamo senza alcun aiuto dal mio ex marito, solo con il mio stipendio da dipendente all’Ermenegildo Zegna”.

Mamma e una figlia sono rimaste ferite con ustioni di secondo grado al viso oltre ad avere respirato monossido di carbonio: sono state dimesse stamattina dall’ospedale di Ponderano. Per loro la tragedia adesso è il non avere più un tetto sotto il quel ripararsi, mangiare, dormire. “Non sappiamo dove andare -continua- il rogo ha distrutto tutti i nostri vestiti e a me è rimasta solo una borsa. In tutto questo disastro, voglio ringraziare i vigili del fuoco che hanno salvato la vita ad uno dei miei due gattini, trovandolo nascosto sotto il divano. L’altro invece è scappato”.

La situazione abitativa per la famiglia rimane un’incognita con la casa a cielo aperto e inagibile. I ricordi sono inevitabili e riconducono all’esplosione del febbraio 2016, una ferita ancora aperta nella mente di tutti i cittadini. Sul fatto, fin dalle prime ore della mattinata, si sta occupando anche il sindaco di Sagliano, Andrea Antoniotti. “Cerchiamo di capire come muoverci e cosa serva -commenta il primo cittadino- con le pedine a nostra disposizione. La zona è ancora chiusa e la viabilità è interrotta solo nella zona delle macerie. Il rogo ha anche interessato marginalmente il tetto della casa vicina, per la quale abbiamo avvisato il proprietario, essendo un’abitazione secondaria. Provvisoriamente la famiglia è ospitata dai vicini, intanto noi stiamo ci attivando per le misure di sostegno e per una soluzione più consona”.

Nella giornata di giovedì 24 ottobre è stato fatto un sopralluogo dai vigili del fuoco per capire esattamente l’entità dei danni che, a prima vista, sembra essere ingente: il tetto non esiste più così come il piano superiore. Si prospettano tempi lunghi e tanto denaro per ristrutturare la casa e riprendere la normale quotidianità. Intanto i carabinieri di Andorno hanno aperto un’indagine per capire le cause che possano aver portato all’innesco dell’incendio.

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