Gli “Acchiappatruffatori” contro i finti sordomuti

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Bolzano. Ci risiamo. I finti incaricati di un’altrettanto finta associazione di sordomuti sono tornati in azione nel centro di Bolzano. Il loro obbiettivo? Sempre lo stesso: truffare le persone e farsi consegnare denaro.

Per farlo, mostrano alla vittima una carta intestata, con tanto di bandiere italiane in vista, vari logo che richiamano a disabilità e qualche riga scritta in un buon italiano con cui si spiega che l’associazione per cui lavorano sta raccogliendo fondi per finanziare una casa per bambini sordomuti.

Una causa nobilissima, insomma, di fronte alla quale bisogna davvero un cuore di pietra per restare insensibili. Ed è proprio su questo che contano i truffatori, che agiscono in gruppo, ben sparpagliati per le vie della città vecchia. I turisti sono le vittime preferite, perché capiscono poco la lingua italiana, ma capiscono che la si tratta di un progetto di beneficenza e, dopo aver messo firma e città provenienza sul documento farlocco, qualche euro lo sganciano quasi sempre.

I truffatori sono insistenti, capiscono subito se la persona che hanno di fronte è disponibile e non mollano mai la presa fino a quando non ottengono ciò che vogliono. Le forze dell’ordine possono fare ben poco perché, per poter denunciare i truffatori – che, alla vista di qualsiasi divisa, spariscono più rapidi di Mandrake – è necessario che qualcuna delle vittime sporga denuncia.

Ed è proprio quello che vogliono accada alcuni intraprendenti giovani bolzanini, che da qualche tempo non danno pace ai furfanti, pedinandoli ovunque, mettendo sul chi va la i turisti, segnalando alle forze dell’ordine la presenza e l’attività dei malandrini, spesso fotografati o filmati durante la loro fraudolenta attività. Un’attività che, in più di un’occasione, ha irritato i furfanti, arrivati a minacciare i giovani paladini degli onesti. «La gente deve sapere che questi personaggi si aggirano ancora per la città – spiega uno dei ragazzi – e deve sapere che il denaro consegnato a quelle persone non verrà affatto utilizzato per costruire una casa per i bambini sordomuti e nemmeno per altri scopi benefici. Purtroppo, le forze dell’ordine non possono fare granché e, per questo, lanciamo l’appello a chiunque abbia dato dei soldi a queste persone a sporgere denuncia. Solo così, sarà possibile a carabinieri, polizia e polizia municipale procedere questi soggetti, che peraltro sono stati fermati e identificati numerose volte nei mesi scorsi e, quindi, sono conosciuti».

State sempre con gli occhi aperti, siate sempre diffidenti – anche perché le associazioni serie usano altri sistemi per raccogliere fondi – non date denaro e non firmate. Se, invece, lo avete già fatto, è bene che sporgiate denuncia.

https://www.altoadige.it

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