Si è svolto lo Spring Regency Ball organizzato dalla Compagnia Nazionale di Danza Storica

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Si è tenuto alla Pinacoteca del Tesoriere lo Spring Regency Ball, organizzato dalla Compagnia Nazionale di Danza Storica di Nino Graziano Luca (prossimamente docente a La Sapienza del corso di Alta Formazione “Galatei e buone maniere – Percorsi nel Costume”), per dare risalto al dipartimento Rome Regency Dancers della Compagnia Nazionale di Danza Storica curato da Giorgia De Luca.

 

L’evento è stato ispirato ai balli di epoca regency, che abbraccia il decennio dal 1811 al 1820, periodo di reggenza del futuro re Giorgio IV, ma che nell’uso comune copre un arco temporale più ampio, che va dal 1795 al 1837, anno di incoronazione della regina Vittoria.

Il dress code è stato, dunque, quello tipico dell’epoca napoleonica: una linea a vita alta per le donne, in modo che la figura appaia più alta e slanciata, simile alle statue greco-romane, tessuti morbidi, nastri e grandi scialli, e acconciature con chignon e riccioli che ricadono sulla fronte o ai lati del viso; per gli uomini eleganti frac con il colletto alto, panciotti attillati e jabot.

Ospite di questo ballo è stata l’attrice Jennifer Mischiati, vestita per l’occasione insieme a Nino Graziano Luca dalla stilista Monica Fiorito per Atelier Artinà, prossimamente protagonista di due film internazionali: “Creators – The Past” con Gerard Depardieu e nel film americano “Little America”. Il trucco e parrucco è stato curato, invece, da Silvia Cannova per Pablo Art director Gil Cagnè.

Tra i generi di danza più amati in epoca regency c’erano sicuramente le quadriglie, derivate dai cotillon, che erano tuttavia ancora in voga ed eseguite in set di quattro coppie disposte in quadrato, e le country dances, eseguite in lunghe linee di cavalieri e dame, che si fronteggiano a una certa distanza, suddivise in set di 2 o 3 coppie. Anche il valzer inizia ad affacciarsi sulla scena in questo periodo, un valzer lento o saltellato in cui grandissima parte avevano le variazioni di posizione delle braccia dei ballerini. Spesso all’apertura del ballo veniva eseguito un minuetto, eredità del secolo precedente.
Tra i manuali che sono stati consultati per il repertorio di danza dello Spring Regency Ball citiamo quelli di Thomas Wilson, George M.S. Chivers, James Paine e John Duval.

Durante la serata sono state gustate le prelibatezze gastronomiche di Valle Santa, alla presenza del Direttore Commerciale Paolo Ianni, azienda situata nel cuore della verdeggiante ed incontaminata piana reatina in cui l’alta qualità, la freschezza dei prodotti e l’amore per l’ambiente sono gli elementi principali che la contraddistinguono.

La Compagnia Nazionale di Danza Storica è stata a Modica pochi giorni fa per il Gran Ballo dell’800 dove il Presidente della Rai Marcello Foa si è complimentato con Nino Graziano Luca evidenziando il lavoro di recupero svolto dalla CNDS atto a preservare i valori culturali sottolineando la bellezza dei volti gioiosi dei presenti, simbolo della compagnia.

 

Ufficio Stampa Licia Gargiulo – licia.gargiulo@gmail.com

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