Il ministro Alfano al vertice sulla sicurezza: “150 militari in più e stop arrivo profughi”

0
801 Numero visite

Dopo l’omicidio di piazzale Loreto e la maxirissa sotto la sede del Pirellone, il ministro dell’Interno annuncia nuove misure in città. E sui migranti: “Milano ha già fatto la sua parte”

di ANDREA MONTANARI

105904702-54ccafec-c1d7-4bd3-800d-f17d9746acde
Alfano al suo arrivo a Milano (fotogramma)

“Centocinquanta militari in più a supportare le forze dell’ordine che già operano a livelli eccellenti e stop all’arrivo dei profughi”: queste le misure annunciate dal ministro Angelino Alfano dopo il vertice sulla sicurezza a Milano. Il ministro dell’Interno è arrivato a Palazzo Marino, sede del Comune, per incontrare tutti i vertici delle forze dell’ordine e il prefetto Alessandro Marangoni, dopo l’omicidio di piazzale Loreto. Fatto al quale si è aggiunta la maxirissa con due giovanissimi filippini accoltellati avvenuta pochissime ore prima del vertice.

“Oggi con il sindaco Sala abbiamo definito di raddoppiare, rispetto a quando mi sono insediato come ministro, il numero di militari con l’invio di altri 150 soldati”. Il ministro ha aggiunto: “Quando mi sono insediato erano 400, oggi sono 650” e quindi con questi ulteriori 150 si arriverà a 800, per cui “avremo raddoppiato il numero di militari in città tra il 2013, quando sono diventato ministro, e il 2018”. “Domani – ha concluso il ministro – finisce il Giubileo e immediatamente sarà predisposta la redistribuzione in Italia dei militari impegnati” a Roma per l’Anno Santo.

Per quanto riguarda il tema migranti, invece, Alfano ha spiegato: “Abbiamo fatto i calcoli e Milano ha raggiunto la sua quota di migranti, quindi se ci sarà un calo degli sbarchi noi diciamo stop profughi a Milano. Se non avremo ulteriori emergenze diciamo che Milano ha già fatto la sua parte”. Il peso dell’immigrazione, ha spiegato anche, “si sente perché ci sono Comuni che non accettano arrivi scaricando il peso dell’emergenza sugli altri. Cercheremo di farli collaborare”.

Il tema sicurezza è particolarmente caldo in città dopo che, pochi giorni fa, un 37enne dominicano è stato ucciso in piazzale Loreto. Lo stesso sindaco Sala aveva avanzato la richiesta di far arrivare in città parte degli uomini dell’esercito “liberati” con la fine del Giubileo. A Milano, è il commento di Sala all’annuncio di Alfano “lavoriamo per prevenire e intervenire dove è necessario. Per questo abbiamo chiesto al governo di aumentare il numero di militari. Milano è una città più sicura di tante altre, non c’è nessun allarmismo”.

L’esercito, ha proseguito il sindaco, servirà per il “presidio dei luoghi sensibili” in modo da liberare le pattuglie della polizia locale che potranno essere impiegate altrove, “ad esempio

davanti alla Stazione Centrale – ha concluso – Crediamo nell’utilizzo delle pattuglie miste e i militari in più porteranno a rinforzarle nelle vie più difficili e nei luoghi di aggregazione”.

Anche il prefetto ha spiegato il nuovo modulo operativo dei soldati: “Prevede – ha detto Marangoni – pattuglie con un agente e due militari. Questo permetterà di sdoppiare il numero delle pattuglie raddoppiando in pratica il controllo del territorio”.

http://milano.repubblica.it/

 

L'informazione completa