Lutto nel cinema, è morto Bud Spencer

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Carlo Pedersoli, per tutti però Bud Spencer, è morto e l’annuncio l’ha dato suo figlio Giuseppe “Papà è volato via serenamente alle 18.15. Non ha sofferto, aveva tutti accanto e la sua ultima parola è stata ‘grazie’“. Quindi il cinema d’autore con Ermanno Olmi e il dramma di denuncia civile con Torino nera di Carlo Lizzani.

Aldobrando Tartaglia

bud-spencer_1078484sportal_newsMa se tutti lo ricorderanno come un grande attore che insieme a Terence Hill è stato il traino per un genere di pellicole che tutt’ora incollano alle tv milioni di telespettatori, noi vogliamo ricordarlo come atleta.

L’omone barbuto degli spaghetti western degli anni ’70, quelli che hanno conquistato generazioni di ragazzini innamorati dei due scanzonati protagonisti di Lo chiamavano Trinità. Bud Spencer è stato un pezzo della città e della televisione italiana, ma anche del cinema facendo storia con i film western insieme a Terence Hill, collega ed amico. Aveva 11 anni quando lasciò Napoli per trasferirsi con la sua famiglia a Roma (quartiere Parioli). Il premier, a quanto si apprende, ha parlato con la famiglia di Carlo Pedersoli per porgere le sue condoglianze.

Le foto storiche più belle:

Tra gli altri piccoli ruoli interpretati da “Bud” ricordiamo quello nel film di Mario Monicelli Un eroe dei nostri tempi, nel quale recitava affianco ad Alberto Sordi nei panni di Nando, fidanzato manesco e nerboruto della giovane Marcella. Pedersoli è stato anche un atleta di livello. Chiuderà col nuoto dopo i Giochi di Roma del 1960 e tornerà in Sud America per una lunga parentesi lontano dai suoi interessi.

Nel 1967 il primo ruolo da protagonista nel cult ‘Dio perdona…io no!’, che segna anche l’incontro determinante con Mario Girotti. Gli viene anche chiesto di cambiare il nome e lui sceglie una combinazione tra la sua birra preferita “Budweiser” e un attore che ama molto, Spencer Tracy. Clucher, 1970) a consacrare il successo personale del duo.

Bud Spencer è morto in un ospedale romano. Il cinema italiano perde uno dei suoi simboli più belli.

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