Nell’ambito della mostra “Roma anni Trenta. La Galleria d’Arte Moderna e le Quadriennali d’arte 1931-1935-1939“, aperta al pubblico fino al 30 ottobre, l’appuntamento di martedì 7 giugno, è stato organizzato per rendere omaggio ad un personaggio “dimenticato” di quel periodo storico: Luigi Freddi.
Giornalista e politico di origine milanese, Freddi soggiornò a lungo in molti paesi oltre confine, per approfondire la conoscenza del “modus operandi” delle grandi case di produzione cinematografiche straniere, che allora stavano diventando un vero business.
Nello specifico, grazie alla sua grande passione per la pellicola, riuscì a convincere Mussolini negli anni ’34 e ’35, a costruire anche nella capitale degli studios cinematografici, competitivi come quelli europei da lui visitati, sul modello hollywoodiano.
Il suo sogno divenne così realtà, a tal punto che Cinecittà, attirando produzioni internazionali soprattutto americane, si trasformò nel set di importanti kolossal. Come non ricordare Federico Fellini che fece della “location romana” il quartier generale per le riprese di molti dei suoi film, consacrando Cinecittà come luogo leggendario per gli amanti della settima arte.
Per ulteriori informazioni sull’evento, consultare il sito della Galleria d’Arte Moderna
http://www.romaperilgiubileo.gov.it/