Il Campidoglio nel mito, nella memoria, nell’archeologia. Mostra ai Capitolini

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Rari documenti d’archivio, dipinti, incisioni, sculture e inediti reperti archeologici per narrare le trasformazioni urbanistiche del Campidoglio, cuore religioso e civile di Roma antica.

Campidoglioprimascavi_d0È la mostra Campidoglio. Mito, memoria, archeologia, ospitata ai Musei Capitolini dal 1 marzo al 19 giugno.

Per raccontare le trasformazioni del tessuto urbano del Colle saranno esposti tre plastici del Campidoglio, recentemente recuperati e poco noti e un ricco apparato scientifico-documentario.

L’esposizione porta poi a Roma per la prima volta – grazie al prestito del Getty Museum – Modern Rome. Campo Vaccino, una tela di William Turner del 1839, che rappresenta la città eterna immersa in un velo di memoria, tra chiese barocche e antiche rovine che si dissolvono nella luce del tramonto, oltre a diverse opere precedenti e contemporanee a quella di Turner, che raccontano la suggestione poetica suscitata dal Campidoglio fino all’inizio del XIX secolo, come le bellissime vedute di Giovan Battista Piranesi e Filippo Juvarra.

Le sezioni in cui è articolata la mostra sono sei. Si comincia con l’esaminare il percorso storico-urbanistico del Campidoglio, molto mutato dalla fine del Settecento fino a divenire oggi sede dell’amministrazione capitolina. Si analizza poi il periodo in cui i Caffarelli, dalla fine del Cinquecento, occuparono la sommità del colle con il loro palazzo. Qui verrà esposta anche una selezione di affreschi delle prime fasi edilizie del palazzo. Quindi si approfondisce il periodo in cui i Prussiani si stabilirono in Campidoglio ampliando le loro proprietà con nuovi edifici come l’Istituto Archeologico e l’Ospedale Teutonico.

A seguire si illustrano i cambiamenti successivi alla proclamazione di Roma Capitale d’Italia nel 1870 e l’epoca del Governatorato, caratterizzata dalle demolizioni attuate per riportare alla luce la mitica Rupe Tarpea. Una sezione, infine, è dedicata alla più recente storia degli scavi del tempio di Giove Capitolino avviati con regolarità dal 1865 e alle opere scultoree emerse durante gli sventramenti lungo il margine di Via della Consolazione, per concludere con gli inediti risultati emersi dalle indagini che hanno rimesso in luce il numeroso materiale (terrecotte architettoniche e frammenti di scultura fittile) attribuibile alla fase arcaica e medio repubblicana dell’antico Capitolium.

L’esposizione, promossa da Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con l’organizzazione e i servizi museali di Zètema Progetto Cultura, è curata da Alberto Danti e Claudio Parisi Presicce.
Sono previsti percorsi didattici e laboratori per scuole e pubblico.

Info:  060608 (tutti i giorni ore 9-21), www.museicapitolini.org ; www.museiincomune.it   

29 FEB 2016 – MDF

http://www.comune.roma.it/

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