Assistenza gli alunni con disabilità, Schiboni: “Attacchi strumentali, le indicazioni sono chiare”

L'assessore regionale alla Scuola risponde al Comune sul tema del servizio di Comunicazione aumentativa alternativa (Caa): "Contributo straordinario per garantirlo"

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L’assistenza agli studenti con disabilità sensoriali e gli alunni con difficoltà nella comprensione/produzione del linguaggio sarà assicurata anche per il prossimo anno.

Ma la competenza nell’erogazione sarà del Comune. L’assessore regionale alla Scuola, Giuseppe Schiboni interviene sulla questione del servizio di Comunicazione aumentativa alternativa (Caa). Su cui il Comune, nei giorni scorsi, ha lanciato l’allarme, dopo alcune modifiche introdotte dalla Regione sull’erogazione del servizio, giudicate poco chiare e tali da metterne a rischio la prosecuzione.

 

Schiboni: “Polemica strumentale”

“Trovo inaccettabile – spiega l’assessore – la polemica che il Comune di Roma, per voce di alcuni rappresentati del Pd che lo governa, sta montando in merito alla Comunicazione aumentativa alternativa (Caa) e alle modalità di erogazione del servizio. Questo dimostra solo la consuetudine, per una certa politica, di strumentalizzare le esigenze delle persone con fragilità e le loro famiglie. Al contrario, la Regione Lazio, si è sempre distinta in termini di risorse investite per la Comunicazione Aumentativa Alternativa, in favore degli alunni con disabilità sensoriale visiva, uditiva e difficoltà nella comprensione e produzione del linguaggio, delle scuole di ogni ordine e grado, come dimostrato dai numeri.

Inoltre, c’è da sottolineare come l’Ente non si è mai sottratto dal confronto con le associazioni dei disabili”. E ancora: “Tengo a sottolineare come gli esponenti del Partito Democratico capitolino stanno tentando di piegare sulla polemica anche atti chiari della Regione Lazio, come la determinazione dirigenziale del 6 giugno 2023. L’Atto amministrativo, infatti, contiene le linee di indirizzo per la realizzazione dell’integrazione scolastica, anche attraverso la Comunicazione aumentativa alternativa. Proprio nella determinazione è specificato che il finanziamento del servizio si intende limitatamente all’anno scolastico 2023/24 e aveva evidenziato che le assegnazioni di intervento Caa effettuate nell’anno scolastico 2023/24 non avrebbero dato luogo a riconferma nei successivi anni scolastici”.

Alla domanda che tante famiglie con bambini e ragazzi con disabilità si stanno ponendo, ovvero se a settembre il servizio sarà garantito, l’assessore risponde così: “Nella fase transitoria la Regione prevede per il prossimo anno scolastico 2024/2025 un contributo straordinario ai Comuni per garantire l’assistenza alla Caa alle bambine e i bambini dei nidi e della scuola dell’infanzia, alle alunne e agli alunni della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, lasciando ai Comuni la valutazione sulle effettive necessità di intervenire sul servizio. Quanto riportato evidenzia come si sia artatamente preferito ignorare quello che chiaramente è stato comunicato negli atti e come il Comune di Roma, pur di giustificare la propria inerzia, preferisca addossare responsabilità ed omissioni alla Regione Lazio. Mi auguro che il benessere delle persone con disabilità e delle loro famiglie sia lasciato una volta per tutte ai margini di una polemica puramente politica e priva di contenuti”.

Redazione Roma Today

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