Studenti disabili del Lazio senza assistenza: mancano fondi e graduatoria

Gli istituti superiori non possono ancora assumere operatori qualificati, nonostante l'annuncio di metà luglio e gli oltre 30 milioni di euro stanziati per 250 realtà del territorio. Sono circa 10mila le alunne e gli alunni con fragilità che avrebbero bisogno di un sostegno

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Esattamente 30,5 milioni di euro da dividere per circa 250 istituti superiori del Lazio. I fondi, stanziati dalla Regione Lazio, per pagare gli assistenti qualificati che si occupano delle studentesse e degli studenti con disabilità, ci sarebbero. Ma mancano la graduatoria definitiva delle scuole, non vengono erogati. E a 5 giorni dall’inizio delle lezioni per l’anno scolastico 2023/2024, i dirigenti scolastici scalpitano. E dall’opposizione in Pisana si alza l’allarme: “Viene messo in discussione il diritto allo studio dei più fragili” dice Michela Califano, del Pd.

Oltre 200 istituti superiori del Lazio aspettano i fondi per gli studenti disabili

Nello specifico, ad attendere notizie da diverse settimane sono esattamente 225 istituti superiori in tutto il Lazio. E’ questo il numero che compare nell’elenco pubblicato sul sito della Regione Lazio il 25 agosto. Sono tutte realtà che dal 13 luglio in poi, giorno della pubblicazione del bando, hanno inviato le richieste, con tanto di progetti, per ottenere i fondi. Si tratta di oltre 100.000 euro per ogni istituto, con i quali assumere operatori specializzati, sia singolarmente sia tramite cooperative. Quasi due mesi fa l’assessore alla scuola, Giuseppe Schiboni, aveva annunciato lo stanziamento dei fondi: “L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità rappresenta un punto di forza nelle nostre scuole” aveva detto l’esponente della giunta Rocca.

La graduatoria ancora non c’è e la campanella sta per suonare

“L’avviso pubblico destinato alle scuole è stato emanato con molte settimane di ritardo, quasi due mesi – denuncia Michela Califano, consigliera del Partito democratico – . E tutto questo si riverbera sullo sblocco dei fondi destinati agli istituti i quali, senza soldi, non possono a loro volta aggiudicare il servizio. A oggi è stata espletata solo la valutazione tecnica e formale della documentazione presentata dalle scuole. Il rischio è che gli alunni con disabilità possano fruire dell’assistenza specialistica solo ad anno scolastico inoltrato con grave disagio loro, delle loro famiglie e per tutto il personale”. Califano ha presentato un’interrogazione al presidente Rocca sulla problematica. “Parliamo di un servizio importantissimo per l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità o in situazioni di svantaggio  – ha concluso – e sulla quale purtroppo continua a esserci una inconcepibile lentezza”.

Tre istituti esclusi, in 45 attendono una seconda valutazione

Sul sito regionale, in effetti, sono stati pubblicati alcuni documenti, tra questi la valutazione formale effettuata su tutti gli istituti richiedenti. Delle 225 vistituzioni partecipanti, solo tre sono state giudicate non ammissibili alla valutazione tecnica: il Tacito, il Majorana e il paritario Renzo Levi, scuola superiore della Comunità Ebraica romana. Ben 45 invece sono state ammesse con riserva, quindi attendono una seconda valutazione per sapere se accederanno o meno al finanziamento.

La dirigente: “Faremo con ciò che abbiamo”

“Difficile che per l’inizio della scuola avremo gli assistenti in aula – conferma la dirigente del Newton, Cristina Costarelli – a meno di miracoli. La graduatoria non c’è, noi abbiamo potuto ad oggi chiamare solo gli assistenti alla comunicazione. L’anno scolastico inizierà e ci arrangeremo con il personale che abbiamo, sperando siano arrivati almeno i docenti di sostegno”.

 

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